NUOVO OSPEDALE CHIETI: ASL RICONOSCE CHE ICM E’ A POSTO CON IL FISCO

di Filippo Tronca

20 Febbraio 2017 19:55

Chieti - Cronaca

CHIETI – L’Icm è in regola con il fisco, quindi la sua proposta per un nuovo ospedale a Chieti è documentalmente ricevibile, ma al tempo stesso non si può procedere alla dichiarazione di pubblica utilità, che aprirebbe la strada alla gara di appalto comunitaria, perché restano dubbi sulla possibilità di dimensionare una nuova struttura sanitaria prima di definire la nuova rete ospedaliera abruzzese.

Sul project financing per l’ospedale Santissima Annunziata, la Asl Lanciano-Vasto-Chieti, che tante polemiche politiche ha causato, fa un repentino dietrofront (visto che solo una settimana, per questo motivo, aveva detto no alla ricevibilità) sulla questione della cartella esattoriale che ha tenuto banco da mesi.

Tuttavia, al contempo, in una nota ufficiale inviata alla proponente Icm, controllata del colosso Maltauro, pone uno stop nuovo di zecca al project financing per la realizzazione del nuovo nosocomio teatino, in sostituzione di quello vecchio che ha gravi problemi di sicurezza sismica, oggetto di sgombero e di forti preoccupazione per le scosse che continuano a segnare l’Italia centrale.

Diventa, quindi, reale la richiesta di risarcimenti milionari già minacciata dalla proponente in note ufficiali che sfocerebbe in un muro contro muro tra Icm e vertici tecnici della Asl dopo che la parte politica con il governatore, Luciano D’Alfonso e l’assessore regionale alla Sanità Silvio Paolucci hanno più volte sostenuto che il project è l’unica soluzione possibile per risolvere l’annosa problematica.

Infatti, con questa presa di posizione ufficiale, l’azienda non rispetterà la scadenza, secondo la proponente prevista per domani, martedì 21, entro la quale la Asl provinciale di Chieti era chiamata, con il responsabile unico del procedimento Filippo Manci, a esprimersi sulla manifestazione di pubblico interesse al project financing, via libera propedeutico all’iter di gara europea, in merito alla quale la proponente Icm avrà sì un diritto di prelazione, ma dovrà competere con altri colossi delle costruzioni pronti a scendere in campo.





Un investimento da 225 milioni di euro che rischiava, però, di saltare, perché inizialmente Manci, sopportato dal parere di Stefano Spadano, dell’ufficio legale dell’azienda sanitaria, aveva evidenziato l’impossibilità di dare parere positivo a causa del mancato pagamento di una cartella esattoriale da 17.360 euro da parte della società Centrale Mazzoni Srl, incorporata al gruppo Maltauro nel 2011, in quanto questa omissione costituisce una “violazione grave” delle disposizioni di legge, che impone la regolarità fiscale a chi presenta un project financing.

La Asl ha segnalato questa irregolarità anche alla procura della Repubblica di Chieti e alla stessa Autorità anticorruzione (Anac). E il 26 gennaio ha comunicato alla Imc il preavviso di rigetto della proposta di project.

Il 2 febbraio però l’Agenzia delle entrate di Vicenza, con una nota inviata anche alla procura e all’Anac ha assicurato che “non sussistono carichi pendenti di natura fiscale in capo alla società Centrale Mazzoni Srl, incorporata al gruppo Maltauro”.

La nota evidenzia che tale posizione di regolarità è stata riscontrata già il 2 novembre 2016, ovvero prima della presentazione del progetto di finanza emendato a seguito dell’entrata in vigore del nuovo codice degli appalti.

Anche la direzione regionale del Veneto ha confermato la non sussistenza di carichi pendenti, in data 6 luglio, dunque precedentemente anche della prima presentazione del project.

Dopo aver fatto una ulteriore richiesta di chiarimenti alla stessa agenzia delle entrate che ha prontamente risposto, la Asl ha dunque preso atto delle spiegazioni fornite dall’Agenzie delle entrate riconoscendo ora che l’Icm è a posto con il fisco.





A muoversi, come già riferito da AbruzzoWeb, con suoi legali, è stata anche ovviamente l’Icm, minacciando richieste di risarcimento milionarie.

In una lettera del 3 febbraio, dai toni molto duri, si è evidenziato che quel piccolo debito con in fisco non era stata comunicato da chi di dovere, e che l’Icm ne è venuto a conoscenza per la prima volta proprio a seguito della procedura della Asl teatina, il 28 ottobre 2016. E appena tre giorni dopo ha provveduto a pagare spontaneamente la cartella.

Decisiva, però, per far cambiare idea alla Asl, una lettera dell’Agenzia delle entrate. Citando poi norme nazionali e comunitarie per le quali l’esclusione dal project financing non può essere applicata quando l’operatore economico “ha ottemperato ai suoi obblighi pagando o impegnandosi in modo vincolante a pagare le imposte dovute, compresi eventuali interessi o multe”.

Resta ancora, come detto, un ostacolo. Per Manci, supportato dal parere legale di Spadano, si rimarca come le motivazioni per la realizzazione di un nuovo ospedale nell’area metropolitana Chieti-Pescara attraverso il sistema del project financing non siano state sufficientemente declinate nei loro reali contenuti, se non mediante rinvio a un costituendo Hub di secondo livello, organizzato secondo logiche di connessione funzionale dei poli ospedalieri di Chieti e Pescara.

Il problema per i tecnici Asl è, però, che le specificazioni tecniche organizzative non risultano ancora essere emanate, e non si sa ancora quanti posti letto saranno assegnati, nella generale riorganizzazione della rete ospedaliera abruzzese, ai due presidi ospedalieri e quali unità complesse e semplici verranno assegnate.

Anche se la Icm si è detta ufficialmente disponibile allo stesso costo a qualsiasi soluzione tecnica e progettuale per un ospedale di primo e secondo livello.

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