NUOVA PESCARA, IL SI’ VINCE AL REFERENDUM; ”NON CI SARA’ PERDITA IDENTITA”’

di Alessandra Renzetti

28 Maggio 2014 17:42

Pescara -

PESCARA – Il referendum consultivo sul progetto ‘Nuova Pescara’ ha visto una vittoria inaspettata del ‘si’ in tutti e tre i Comuni di Pescara, Montesilvano e Spoltore domenica scorsa.

Si tratta di un progetto che ha fatto tanto parlare negli scorsi mesi e ha creato anche malumori all’interno di alcune amministrazioni.

A nulla è valso, a tal proposito, l’appello al Tar del sindaco di Spoltore, Luciano Di Lorito, e del gruppo consiliare che aveva chiesto l’annullamento del referendum. Malgrado le aspettative, anche su Spoltore si è imposto il ‘sì'.

Complessivamente i consensi per la fusione di Pescara, Montesilvano e Spoltore sono stati 64.891, una cifra che ha stupito tutti, come ha sottolineato questa mattina Carlo Costantini – in conferenza stampa presso la sala convegni della Fondazione PescarAbruzzo alla presenza di Daniele Becci, presidente della Camera di Commercio e Nicola Mattoscio, presidente della Fondazione PescarAbruzzo.





''Questa nuova realtà proposta da Carlo Costantini, presidente Comitato promotore del Referendum 'Nuova Pescara', è un esempio di sintonia tra esercizio di responsabilità istituzionale e cittadini propensi al ‘si’. Nell’ambito di questo progetto, è importante chiarirlo, non c’è nessun interesse nel sopprimere o annientare ma solo creare opportunità aggiuntive per lo sviluppo in modo da facilitare la vita ai cittadini che faranno parte di questa grande città”, le parole di Mattoscio.

“Nessuno di questi tre Comuni coinvolti – prosegue – vedrebbe umiliata la propria storia e l’identità di ognuno di loro si conserverebbe. Quella che nascerà sarà una nuova amministrazione o meglio ‘governance’ per consentire a questa comunità e ai suoi abitanti  di essere più credibili come italiani ed europei. Infatti la storia sta dimostrando come manca un’ infrastruttura strategica per l’Adriatico e bisogna crearla”.

Perdita di identità e delle risorse, d'altra parte, sono gli aspetti 'a rischio' che sembrava dovessero imporsi poi al referendum per Spoltore, cosa poi non avvenuta.

Se ragionassimo a 'zone', è stato il centro storico del paese a dimostrarsi di poco sfavorevole al progetto, mentre unanime è stato il voto favorevole nelle zone periferiche che si vedono emarginate dal borgo, soprattutto la frazione di Caprara di Spoltore che ha visto nella ‘Nuova Pescara’ un’occasione unica per guardare al proprio sviluppo e far attivamente parte del territorio di Pescara.





Nessun dubbio, invece, per il territorio di Montesilvano, che sin dall’inizio della diffusione del progetto si era dimostrato favorevole all’annessione già con l’uscente amministrazione.

''Per certi versi questo risultato è il prodotto del lavoro di più di 60 mila ersone, perché sono proprio quanti hanno votato ‘si’ i promotori di questa nuova realtà, ed hanno espresso il loro consenso per esprimere il loro bisogno di cambiamento e di miglioramento'', sottolinea Costantini in un incontro con la stampa.

''Le opportunità di sviluppo di questo territorio sono gigantesche – tiene a ribadire – questo è l’unico progetto che in due anni mette in circolo 300 milioni di euro di investimenti senza i vincoli del patto di stabilità. Non esiste un elemento di contrapposizione con altre realtà urbane della nostra regione per il semplice fatto che questa è un’operazione tutta legata a fattori interni che non ha bisogno di esperimenti esterni per decollare, ma si tratta semplicemente di riorganizzare e di rendere più efficiente il funzionamento della macchina amministrativa rispetto a zone abruzzesi come L’Aquila per esempio che ha delle necessità completamente diverse. La Regione deve intervenire solo per creare il progetto di legge per far nascere questa città: è un progetto che non ha bisogno di nulla perché in realtà si autofinanzia il larga parte. Sono convinto che verrà portato avanti perché oggi c’è la spinta del 64% dei cittadini che hanno votato ‘si’, la maggiore difficoltà si è avuta nell’indire il referendum perché ci sono state avversità e contrapposizioni.''

Costantini si dice infine molto fiducioso nei confronti dei nuovi eletti alla Regione, che, a parer suo, daranno seguito a questa realtà voluta dagli stessi cittadini.

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