REGIONE: LEADER AZIONE POLITICA ''SFILA'' ASSESSORE A FORZA ITALIA, CONSIGLIERE FDI SOTTOSEGRETARIO, FORZISTI: O DUE POSTI O CRISI. TUTTE LE SURROGHE

NUOVA GIUNTA: ZELLI E LIRIS LE NOVITA’, TROVATA PRIMA QUADRA, NODO AZZURRI

21 Febbraio 2019 06:04

Regione - Politica

L'AQUILA – Mentre proseguono febbrili i contatti telefonici tra i partiti per la formazione della nuova giunta regionale, alla vigilia del primo summit tra i dirigenti delle formazioni politiche di centrodestra, in programma oggi pomeriggio a Pescara, sembra essere stata già trovata una quadra, sia pure di massima.

Anche se per raggiungere l’intesa devono ancora essere sciolti alcuni nodi: su tutti quello di Forza Italia, che ha tre consiglieri e chiede due assessori, soprattutto dopo l’alleanza con l’Udc che con la lista fatta insieme a Dc e Idea, in coalizione ha un consigliere con il 2,88 per cento.

Secondo quanto trapela, addirittura gli azzurri potrebbero sfilarsi dalla maggioranza già prima di cominciare mandando in crisi il centrodestra.

Comunque, lo schema che sarebbe sancito da Lega, Fratelli d'Italia e lo stesso neo presidente, Marco Marsilio, prevede 4 assessori per i salviniani, forti di oltre il 27 per cento dei consensi e 10 consiglieri eletti lo scorso 10 febbraio, 1 per Forza Italia (9,07 per cento e 3 consiglieri) e 1 per la civica Azione Politica (3,77 per cento e un 1 eletto): ai meloniani (6,5 per cento) che hanno il governatore, potrebbe toccare il sottosegretario regionale e alla Lega andrebbe anche la presidenza del Consiglio.

In tal senso, in queste ore si profilano due grandi novità: quella di Gianluca Zelli, imprenditore e patron di Humangest, come assessore esterno in quota al suo movimento civico Azione Politica, una ipotesi sulla quale ci sarebbe il via libera della Lega che aveva chiesto quel posto che era riservato all’ex assessore regionale del Pdl, l’aquilano Gianfranco Giuliante, ora dirigente leghista; poi, quella del vice sindaco dell’Aquila, Guido Liris, neo consigliere regionale di Fratelli d'Italia, che andrebbe a ricoprire la carica di sottosegretario, nuova figura istituita dal governo D'Alfonso e occupata nella precedente legislatura prima dal consigliere del Pd Camillo D’Alessandro, ora deputato, e poi da Mario Mazzocca di Articolo 1, non rieletto all'Emiciclo.





Come emerge da fonti di centrodestra, il posto potrebbe essere equiparato anche amministrativamente a un assessorato visto che potrebbe essere prevista, con un cambio di norma, anche la possibilità di surroga.

Al posto di Liris, in quest'ultimo caso, entrerebbe in assemblea Mario Quaglieri, ex sindaco di Trasacco primo dei non eletti dei meloniani in provincia dell'Aquila.

Confermati, poi, i quattro assessori pretesi dalla Lega: Emanuele Imprudente, che si gioca la poltrona di vice presidente, al cui posto subentrerebbe in Consiglio Antonietta La Porta, Pietro Quaresimale, al cui posto entrerebbe in Consiglio Simona Cardinali, Nicoletta Verì, alla quale potrebbe andare la patata bollente della Sanità, vista la sua pregressa esperienza di presidente di Commissione tra il 2008 e il 2014, che sarebbe sostituita in aula da Luca De Renziis, e Nicola Campitelli, che sarebbe sostituito da Fabrizio Montepara.

Sembra confermata la presidenza del Consiglio per il salviniano Emiliano Di Matteo, tornato all'Emiciclo dopo l'esperienza con il Pdl durante la legislatura Chiodi.

A guidare il folto gruppo del Carroccio dovrebbe essere Vincenzo D'Incecco.

Discorso più complesso per Forza Italia, partito che rispetto alle politiche del 4 marzo scorso ha perso circa 5 punti percentuali: a contendersi il posto in giunta i due veterani Mauro Febbo e Lorenzo Sospiri e il neo eletto Umberto De Annuntiis, che potrebbe avere la meglio essendo stato il più votato.





Questo rappresenta un nodo sia per il centrodestra, sia per gli stessi azzurri che sono spaccati visto che sia Febbo sia Sospiri ambiscono ad un posto nell'esecutivo: per il primo sarebbe un ritorno, dopo l'esperienza all'Agricoltura con Chiodi, per il secondo il coronamento di un lungo percorso tra i banchi dell'assemblea.

Comunque, al posto di De Annuntiis entrerebbe Gabriele Astolfi, al posto di Febbo Daniele D'Amario e al posto di Sospiri Marina Febo. Il nodo legato agli azzurri appare tutt’altro che semplice da risolvere.

Forza Italia, che ha tre consiglieri, chiede due assessori, soprattutto dopo l’intesa con l’Udc sancita dal vice presidente azzurro e presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, e il segretario nazionale dell’Udc, Lorenzo Cesa, in ottica elezioni europee, che prevede il fatto che i dirigenti azzurri sul tavolo regionale per la nuova Giunta rappresentino anche l’Unione di centro che ha eletto Marianna Scoccia nella lista Udc-Dc-Idea.

Una lista ripudiata dal presidente Marsilio, che nel corso della campagna elettorale ha sottolineato che noin avrebbe fatto parte della maggioranza per aver candidato l’ex assessore provinciale dell’Aquila di centrodestra, nonostante il veto, in particolare della Lega, perché moglie dell’ex consigliere e assessore regionale di centrosinistra Andrea Gerosolimo. Secondo quanto trapela, in caso di diniego, il coordinatore azzurro, Nazario Pagano, potrebbe andare all’opposizione e determinare una partenza subito in salita per il centrodestra, visto che la maggioranza rimarrebbe con 14 consiglieri, situazione che non assicurerebbe neppure il numero legale e quindi le riunioni del Consiglio regionale per le quali servono 16 consiglieri.

Il centrodestra può contare su 18 consiglieri, 13 sono i seggi per le opposizioni dei pentastellati e del centrosinistra, in un’assemblea di 31 consiglieri.

Intanto, nella riunione di oggi alle 18,30 a Pescara non ci sarà il presidente Marsilio, senatore romano di origini abruzzesi di Fratelli d’Italia. Presenti tra gli altri il deputato e segretario abruzzese della Lega, Giuseppe Bellachioma, il cordinatore regionale di Fdi, Etelwardo Sigismondi, oltre a Pagano e Zelli. (b.s. – m.sig.)

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