REGIONE: TESTA A TESTA TRA FRATELLI D'ITALIA E CIVICI PER UN POSTO. FEBBRILI TRATTATIVE, STASERA SCADE TERMINE PER CHIUDERE PARTITA

NUOVA GIUNTA: AZIONE POLITICA PUNTA PIEDI, ZELLI, ”VOGLIAMO ASSESSORE TECNICO”

di Marco Signori

1 Marzo 2019 16:47

Regione - Politica

L'AQUILA – “Vogliamo un assessore esterno, anche per bilanciare la territorialità. E avendo un consigliere aquilano, indicheremo un rappresentante della costa”.

La posizione di Azione Politica sulla nuova giunta regionale, esplicitata ad AbruzzoWeb dal leader Gianluca Zelli, deflagra a poche ore dalla scadenza del termine di 48 ore che si sono dati il coordinatore regionale e deputato della Lega, Giuseppe Bellachioma, e il neo governatore Marco Marsilio, di Fratelli d’Italia, durante il faccia a faccia romano di mercoledì sera.

E questa ulteriore grana, innesca un testa a testa tra i civici dell’imprenditore pescarese patron di Humangest che è in prima linea per diventare assessore tecnico, e il partito della Meloni, che vede in campo il suo presidente per avere anche un posto nell’esecutivo.





In riferimento al ruolo di esterno, Azione Politica è in lotta anche con la Lega. 

Infatti, i salviniani hanno lasciato agli alleati la casella della presidenza del Consiglio regionale, “accontentandosi” della vice presidenza dell'assemblea, ma hanno reso non più negoziabile la richiesta di 4 assessori, tra cui il vice presidente della giunta e il ruolo di esterno.

È proprio quest'ultimo che, insieme alla pretesa di Fratelli d'Italia di avere una rappresentanza nell'esecutivo nonostante esprima già il governatore, rappresenta il vero ostacolo alla rapida chiusura del complicato puzzle.

In queste ore si susseguono, febbrili, i contatti tra lo stesso Zelli, Bellachioma, il coordinatore regionale di Forza Italia, Nazario Pagano, e quello dei meloniani, Etelwardo Sigismondi, mentre resta alla finestra, nonostante le sollecitazioni dei partiti, soprattutto gli azzurri, il governatore Marsilio che, tra l'altro, sulla vicenda non rilascia dichiarazioni.





Il lungo work in progress, da quanto si apprende fatto di telefonate e incontri senza nulla di prestabilito e nessun tavolo ufficiale, è caratterizzato da più di una difficoltà, dovendo arrivare alla composizione di un esecutivo in cui abbiano rappresentanza tutti e quattro gli alleati e non solo due: Lega, che forte del 27,5 per cento dei consensi e di 10 consiglieri eletti come detto chiede quattro postazioni, Forza Italia (9,07 per cento e 3 consiglieri), Fratelli d'Italia (6,5 per cento e due consiglieri) e Azione Politica (3,47 per cento e un consigliere, Roberto Santangelo).

Con la Lega che molla parzialmente la presa, troverebbero rappresentanza tutti gli alleati, per i quali altrimenti i sei posti disponibili i giunta, più quello del sottosegretario, non basterebbero: la poltrona più alta dell'Emiciclo andrebbe a Forza Italia, che potrebbe così rinunciare a uno dei due assessorati richiesti, consentendo l'ingresso nell'esecutivo di un rappresentante proprio di Azione Politica.

Da ricordare il braccio di ferro tra Forza Italia e resto della coalizione, con gli alleati che si sono rifiutati di accettare la richiesta di due assessori, formulata in virtù dell’intesa nazionale tra azzurri e Udc in ottica europee, che in Abruzzo sarebbe significato computare al gruppo quattro consiglieri anziché tre, considerando cioè anche Marianna Scoccia, eletta con Udc-Dc-Idea (2,88 per cento).

Su quest'ultima pesava il “niet” da parte degli altri partiti, poiché “rea” di essere la moglie del consigliere regionale uscente di Abruzzo Civico, Andrea Gerosolimo, dimessosi da assessore regionale della Giunta di centrosinistra dopo la batosta della coalizione alle elezioni politiche del 4 marzo scorso, spina nel fianco dell’ex governatore, Luciano D’Alfonso, ora senatore del Pd.

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