VICE MINISTRO NENCINI DA' L'OK, D'ALFONSO GARANTISCE CHE NON CI SARANNO TERRITORI ESCLUSI; M5S PRESENTA INTERROGAZIONE, CARO-PEDAGGI IN SENATO

NUOVA A25: IN BALLO 5,7 MILIARDI, IL PROGETTO DI TOTO CAMBIA L’ABRUZZO

di Marco Signori

31 Gennaio 2016 09:00

Regione - Cronaca

L'AQUILA – Potrebbe esserci un “di più” e non un “di meno”, per usare le parole del presidente della Regione Luciano D'Alfonso, dal progetto presentato da Strada dei Parchi spa per ridurre i tempi di percorrenza tra Roma e Pescara attraverso la realizzazione sulla autostrada A25 di 7 gallerie lunghe complessivamente 40 chilometri, di cui tre tra i caselli di Cerchio (L'Aquila) e Popoli-Bussi (Pescara), che taglierebbe fuori la Valle Peligna bypassando i caselli di Pescina, Cocullo e Pratola Peligna-Sulmona.

L'investimento previsto dal gruppo Toto è di 5,7 miliardi, prevede lo sviluppo di 10 mila posti di lavoro diretti, ai quali sommare l'indotto, e produrrebbe una ricaduta sul territorio stimata in 9 miliardi di euro. Un progetto che il vice ministro delle Infrastrutture, Riccardo Nencini, ha già giudicato positivo, e che sicuramente potrebbe cambiare l'Abruzzo. Basti pensare agli effetti della Variante di Valico sulla A1 tra Prato e Bologna, inaugurata prima di Natale.

Ma l'Abruzzo già si divide: “Taglia fuori l'entroterra già vittima dell'isolamento” per molti, “Opportunità di rivitalizzazione per un territorio marginale ed abbandonato come quello della Valle Subequana” per chi lascia uno spiraglio.





L'impegno del concessionario, che attende dal Ministero dei Trasporti l'esito dell'istruttoria, è dovuto alla legge di stabilità del 2012, che alla luce del terremoto dell'Aquila ha aumentato gli standard di sicurezza imponendo adeguamenti in particolare a gallerie e viadotti. La tratta autostradale Roma-Pescara, poi, è stata indicata come strategica dal punto di vista militare e di Protezione civile. E anche nel caso abruzzese, come in quello della Variante di Valico, si avrebbe un abbassamento di quota che consentirebbe di abbandonare la classificazione di autostrada di montagna.

Se è vero, come recita l'articolo 9 bis della convenzione tra Anas e Strada dei Parchi sottoscrito il 18 novembre 2009, che in caso di recesso “il concessionario avrà diritto ad un indennizzo a carico del concedente in ogni caso”, è anche vero che l'investimento prospettato non sarebbe economicamente vantaggioso se la spa di Toto lasciasse la gestione della tratta il 31 dicembre 2030, come attualmente previsto.

Per questo la concessionaria chiede, contestualmente, l'allungamento dell'affidamento a 45 anni, che gli consentirebbe l'ammortamento senza aumentare spropositatamente il costo dei pedaggi, già salati e, non senza polemiche, in continuo aumento.

Non è ancora sul tavolo, dunque, l'ipotesi di rimettere nelle mani pubbliche la gestione delle autostrade, come pure hanno fatto alcune Regioni del Nord Est attraverso la costituzione di società in house.





Alla levata di scudi del Wwf e dei Comuni, che stanno anche approvando delibere che esprimono contrarietà al progetto, e delle parlamentari Stefania Pezzopane del Pd e Paola Pelino di Forza Italia, ha intanto risposto il governatore.

“Non ci sono rischi di nessun genere per l'infrastruttura autostradale che attraversa la Valle Peligna”, ha detto D'Alfonso. “Non ci sarà alcuna diminutio dell'attuale struttura autostradale che interessa Sulmona. Nei prossimi giorni avvierò confronto con i sindaci del territorio per vedere insieme come migliorare l'attuale situazione”.

Lascia una porta aperta il segretario regionale dell'Idv, Lelio De Santis, per il quale l'attraversamento della Valle Subequana, potrebbe rappresentare un riscatto per quella zona dell'Abruzzo. Il nuovo tracciato sembrerebbe tuttavia che si immerga in galleria nei pressi di Celano (L'Aquila) per risbucare direttamente a Bussi sul Tirino (Pescara). Infatti l'immagine di questo articolo è solo frutto della fantasia, forse condita di speranza, di un grafico di Castelvecchio Subequo.

Il capitolo autostrade approda intanto in Parlamento. Il progetto della nuova A25 attraverso una interrogazione urgente annunciata dal deputato grillino Gianluca Vacca, mentre il caro pedaggi, i cui aumenti sono ormai da anni inarrestabili, sarà mercoledì prossimo al centro dell'audizione dell'amministratore delegato di Strada dei Parchi spa Commissione Lavori pubblici del Senato.

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