”NOTTE BIANCA” A PESCARA 1^ AGOSTO, ”CON 200 NEGOZIANTI RIPARTE LA CITTA”’

di Alessandra Renzetti

30 Luglio 2014 08:30

Pescara -

PESCARA – La città di Pescara si prepara ad accogliere una delle tante iniziative in programma sul territorio per questa estate 2014: la ‘notte bianca’, prevista per venerdì 1° agosto e che ha rilevato l’adesione di più di 200 commercianti.

Almeno 100 mila sono le persone che, secondo una stima, parteciperanno all’iniziativa tra turisti e residenti, non soltanto per fare acquisti ma anche semplicemente per fare una passeggiata nel centro della città in cui l’estate, a causa dei frequenti rovesci del maltempo, non sembra decollare e che sta compromettendo il turismo.

L’evento promosso dal Comune di Pescara e Confesercenti è stato definito dal giovane assessore al Commercio, Giacomo Cuzzi, un modo piacevole per coinvolgere le persone ed aiutare la città a rispondere alla crisi che imperversa ad ampio raggio sull’economia, come spiega nell'intervista ad AbruzzoWeb.

Assessore Cuzzi, la città di Pescara si prepara alla ‘notte bianca’: quali sono le aspettative?

Molto positive. Innanzitutto è stata organizzata per dare vitalità al centro della città e per incentivare le attività commerciali creando movimento in una zona che d’estate soffre la crisi, si parla appunto delle attività commerciali che sono compromesse dal turismo che si sposta naturalmente in prevalenza sulla costa. Però con questo tipo d’iniziativa si vuole dare una scossa anche al turismo commerciale, infatti di solito le persone sono attratte da questi eventi, motivo per cui ci attendiamo migliaia di presenze. In più, in ogni zona della città coinvolta ci saranno delle microiniziative d’intrattenimento per tutti i gusti.





Sono state prese misure di sicurezza particolari in vista dell’evento?

Sì, sicuramente la chiusura delle strade principali e quelle coinvolte; sarà possibile circolare con le automobili solo fuori dalle aree interessate, ma sarà la stessa polizia Municipale a dirigere il traffico. Stiamo cercando di organizzare il tutto in modo da non creare disagi soprattutto ai residenti che devono raggiungere il centro.

Crede che iniziative come questa possano essere un punto di partenza per la ripresa di un’economia ferma?

Credo di si, sono fondamentali perché poi creare fenomeni attrattivi nel centro che siano di qualità e di livello crea folla, anche di turisti, diamo una possibilità in più al commercio e a tutto ciò che è legato a questo settore. Inoltre questi eventi rendono anche una città di mare come Pescara molto attraente, com’è giusto che sia in estate.

Lei ritiene che Pescara sia compromessa dalla crisi?

Diciamo che Pescara si muove nello stesso verso di un contesto ampio, nazionale, ma anche europeo; oggi di certo non si può aspettare che la crisi passi da sé ma c’è la necessità di creare nuove iniziative e bisogna puntare su quelli che sono i settori inespressi, come per Pescara è quello del turismo che non ha mai avuto una vera regia. E trovo che in questa città dobbiamo puntare molto, quindi, sul turismo.





La ‘Pescara by night’ con i suoi stabilimenti balneari e i suoi locali ha sempre attratto molte persone: trova che anche quella realtà soffra?

Direi di no però credo che noi in città dobbiamo puntare su una ‘movida’ sana, questo implica che dobbiamo essere attrattivi e dare spazio a un divertimento pulito e che sappia guardare soprattutto ai più giovani offrendo loro servizi di qualità e sicurezza. Dunque un’amministrazione deve creare dei presupposti affinché tutti coloro che vogliono investire sulla nostra città debbano scorgere delle condizioni favorevoli e svolgere il loro lavoro in tranquillità dando vita ad un’offerta capace di attrarre nel giusto modo. Soprattutto i turisti devono poter tornare a casa soddisfatti di Pescara e con il sorriso. La città è resa grande da tanti fattori: sicurezza, mobilità alternativa per esempio, avremmo bisogno di ‘fare sistema’ come dicono in molti. Ognuno dovrebbe occuparsi del suo settore per rendere funzionale la città.

Pescara oggi ha seri problemi con i collegamenti, la viabilità è stata fortemente messa alla prova dai numerosi cantieri avviati dalla vecchia amministrazione: lei pensa che in qualche modo questa situazione abbia potuto mettere in ginocchio anche l’economia?

Di sicuro sono state fatte scelte senza un piano generale di quella che dev’essere la viabilità all’interno di una città perché se noi pensiamo che si possono generare miglioramenti chiudendo o aprendo una via senza una visione globale di quella che è la viabilità e senza un corretto piano traffico, si genera confusione. La scelta fatta su corso Vittorio Emanuele, per esempio, non trova la mia approvazione. Si tratta di troppe opere fatte tutte insieme, molte di esse potevano essere evitate come la rotonda tra via Benedetto Croce e via Mazzarino. La città soffre molto per queste scelte.

LE VIE CHIUSE PER LA NOTTE BIANCA

Queste sono le vie chiuse al traffico per la ‘notte bianca’: Roma, Firenze, Milano, Trento, Cesare Battisti, Giuseppe Mazzini, Piave, Clemente De Caesaris, Nicola Fabrizi, Giosuè Carducci, Venezia, Ravenna, viale Regina Elena fino all’angolo con via Mazzini.

Inoltre viale Regina Margherita e via Giuseppe Parini, piazza Muzii, corso Umberto, e corso Vittorio Emanuele.

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