NEVE E TERREMOTO: ASSOCIAZIONE VERSO CONTRO DECRETO, ”ABRUZZO ABBANDONATO”

9 Febbraio 2017 09:52

Teramo - Cronaca

TERAMO – Il movimento Verso in una nota si dice “pronto a scendere in piazza per denunciare lo stato d’emergenza ancora in atto su tutto il territorio, la mancata tutela e la piena indifferenza dimostrata dal Governo nazionale che ha approvato, in Consiglio dei ministri, un decreto che sancisce l'abbandono di una regione ferita e non fornisce nessuno strumento utile a garantirle una cura”.

“Sconforto, rabbia e tristezza – affermano Giacomo D'Ignazio e Jwan Costantini – ad una prima lettura del decreto approvato dal Consiglio dei ministri. Sembra di leggere il racconto di una emergenza che non è l'emergenza Abruzzo che abbiamo vissuto: è come se nei comuni abruzzesi ed in particolare nei comuni della provincia teramana non avesse mai nevicato, come se migliaia di capannoni non fossero mai crollati, come se le coltivazioni e tutta l’attività economica ed in particolare quella agricola, non avessero riportato alcun danno”.
“Questo decreto che altro non è che una copia 'ritoccata' di quello adottato in precedenza, appalesa in maniera inequivocabile la totale inconsapevolezza del Governo Gentiloni delle pesanti conseguenze provocate dal disastro calamitoso”.





“L’enorme quantità di neve precipitata – aggiunge – ha determinato che tante zone interne della provincia di Teramo restassero senza corrente elettrica per decine di giorni. Oltre il danno? La beffa! I generatori di corrente sono arrivati dopo giorni di attese , ripristinata la fornitura e dopo poco più di 24 ore di attività, sono rimasti a secco di gasolio; le squadre composte dagli operatori dell’Enel sono giunte da tutta Italia per il ripristino delle linee ma senza una specifica guida territoriale che li coordinasse: il caos! Al quadro già desolante si aggiunga  l'incapacità imbarazzante delle istituzioni regionali di coordinare le operazioni di protezione civile”.

“L’insistente e fitta pioggia  delle ultime ore sta provocando movimenti franosi in tutto il territorio provinciale, innescando un vero e proprio stravolgimento della morfologia stradale”.





“Non basteranno allora le pacate dichiarazioni del presidente Gentiloni – continuano D'Ignazio e Costantini – a restituire a questa terra la forza di rialzarsi, non basteranno i 30 mln elargiti dal Governo a chiudere il capitolo di un disastro così complesso da innescare ripercussioni pesantissime ed irreversibili”.

“Non basterà, a dire il vero, neanche la memoria di una visita 'in punta di piedi' dell'uomo del Governo nazionale che arriva a Teramo per raccontarci la sua rassicurante certezza di far ripartire
l'Abruzzo, a restituirci una speranza”.

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