NERETO: CONVEGNO FORZA NUOVA NELLA SALA COMUNALE, SCOPPIA LA POLEMICA

30 Agosto 2017 19:11

Teramo - Politica

NERETO – Scoppia un altro caso legato a un convegno di estrema destra in Abruzzo, questa volta a Nereto (Teramo).

Dopo le polemiche per la presentazione a Palazzo Fibbioni, attuale sede del Municipio dell'Aquila – città di cui è sindaco l'ex Casapound Pierluigi Biondi – di un fumetto dedicato a Sergio Ramelli, il giovane militante del Fronte della gioventù ucciso nel 1975 da militanti della sinistra extraparlamentare legati ad Avanguardia Operaia, arrivano quelle a Nereto – Giunta di centrosinistra guidata dal sindaco Giuliano Di Flavio – per un convegno sulla Repubblica Sociale, organizzato da Forza Nuova e ospitato nella sala comunale intitolata a Salvador Allende, presidente del Cile destituito a seguito del golpe militare fascista appoggiato dagli Stati Uniti dell'11 settembre 1973, giorno della sua morte.

“Dal Partito democratico – lamentano Maurizio Acerbo, segretario nazionale Prc-Se, e Marco Fars, segretario regionale Prc-Se – ormai ci si può aspettare di tutto, ma autorizzare un convegno di Forza Nuova in una sala comunale intitolata a Salvador Allende è oltre ogni decenza. Davvero gli amministratori del Pd a forza di arruolare gente che proviene dalla destra hanno perso la bussola”.





“Ed è triste che questo possa accadere in una provincia che fu protagonista della lotta della Resistenza armata contro il nazifascismo. In caso l'amministrazione comunale non ritiri l'autorizzazione crediamo indispensabile che il 23 l'Associazione nazionale Partigiani d'Italia e tutte le forze democratiche e antifasciste abruzzesi si diano appuntamento a Nereto per una manifestazione”, concludono.

RAPINO: “LA RICHIESTA AL SINDACO NON ERA A NOME DI FORZA NUOVA”

“Nessuna ambiguità può esserci da parte delle nostre amministrazioni comunali nei confronti di associazioni e movimenti di ispirazione neofascista tantomeno per iniziative da loro promosse dato che i loro valori e le loro idee sono incompatibili con la nostra Costituzione oltre che con i valori e gli ideali del Partito democratico”.





Lo scrive in una nota il segretario regionale del Partito democratico, Marco Rapino.

“Il sindaco Di Flavio ci ha spiegato di non aver concesso la sala a Forza Nuova poiché la richiesta non era presentata a suo nome e, comunque, di non aver deliberato alcuna concessione a nessuna associazione – prosegue – Prendiamo atto della sua spiegazione e non abbiamo ragione di dubitare della sua buona fede”.

“Quanto accaduto non può per quanto ci riguarda mettere in ombra la nostra coerenza e determinazione nel combattere ogni ideologia che si richiami all'odio razziale e ad una stagione nefasta per la storia del nostro Paese”, conclude.

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