MUSICA: PESCARA, NOTTI DI NOTE E D’AMORE CON BAGLIONI AL PALA WOJTYLA

di Roberto Santilli

3 Marzo 2014 13:01

Pescara -

PESCARA – Due serate, sabato e domenica, da tutto esaurito a Pescara per Claudio Baglioni, in giro per l’Italia con il tour ‘Con voi’, ‘figlio’ dell’album costruito passo dopo passo, un vero e proprio cantiere in musica che ha dimostrato ancora una volta la qualità del cantautore romano, mai stanco di cambiare per rinnovarsi.

Al Pala Giovanni Paolo II l’artista 63enne ha cantato, con la voce all’altezza della situazione, e sudato per tre ore e passa, supportato da una band e da coriste che hanno costretto a ballare anche qualche marito ‘riottoso’, in una cavalcata tra vecchi e nuovi successi sparati senza sosta.

L’ingresso sul palco, piccolo ma confortevole, è scandito dall’intro ‘In cammino’, elmetto da operaio in testa per il Claudione nazionale e per i bodyguard che lo scortano, e da ‘Notte di note, note di notte’, momento molto intimo con gli spettatori prima di lasciarsi andare con il resto della scaletta, da ‘Dagli il via’ a ‘Le vie dei colori’, a ‘E tu come stai’, ‘Un nuovo giorno o un giorno nuovo’,  ‘Amore bello’, ‘Quante volte’, ‘Con tutto l’amore che posso’, ‘E tu’, ‘Domani mai’ (quest’ultima in omaggio allo scomparso Paco De Lucia, uno dei chitarristi migliori di sempre, che impreziosì il pezzo nell’album ‘Oltre’, 1990), inserite in un calderone di 34 brani rinnovati, come da tradizione baglioniana, per stupire, stupirsi, essere sempre ‘sul pezzo’.





Strepitosa, in questo senso, la versione di ‘W l’Inghilterra’, sorpresone da rock medievale, senza dimenticare ovviamente le altre perle dell’artista che non si risparmia, balla, sputa fuori la voce cercando di toccare le tonalità più alte, quelle che lo hanno reso celebre e pressoché unico nella canzone pop italiana.

Il concerto, come detto, si snoda attraverso canzoni vecchie e nuove. Il pubblico, composto più che altro da fedelissime e fedelissime, si sbraccia e canta forte anche i pezzi più recenti, come la strepitosa ‘Noi due là’ e l’altrettanto strepitosa ‘In un’altra vita’, spigolose da assorbire, ma riesce ad aiutare Baglioni quando dimentica qualche frase strada facendo, o quando, complice una voce sì strepitosa ma, è la natura, a tratti artisticamente imbolsita, le difficoltà nell’allungare le note più alte si palesano, vedi ‘Dieci dita’ o ‘Mille giorni di te e di me’.

Ovviamente da applausi ‘Avrai’, tutta sua al pianoforte. Da ricordare ‘Porta Portese’, ‘Noi no’, ‘Poster’, le ultime due messe in scena con il coro a dar manforte.

Il gran finale parte con ‘E adesso la pubblicità’ e scivola alla grande con ‘Quanto ti voglio’, ‘Questo piccolo grande amore’, ‘Strada facendo’, ‘La vita è adesso’, ‘Via’, ‘Con voi’.
Il pubblico ormai è sotto il palco, Baglioni, arrivato a marzo per via di un problema alla voce che sul finire del 2013 lo ha costretto ad annullare parte del tour, ringrazia tutti, saluta con la consueta signorilità.





Passata mezzanotte, Claudione corre via dal Pala Giovanni Paolo II ‘accompagnato’ da una doverosa standing ovation.

Pescara se ne va a dormire dopo aver amoreggiato due notti con uno dei giganti della musica italiana.

 

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