MUSICA: LA VOGLIA DI ROCK DEGLI ‘SVOLTA’, ”FACCIAMO DA SOLI”

di Elisa Marulli

15 Settembre 2010 08:40

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L'AQUILA – Dieci anni di attività e ben quattro produzioni alle spalle. Questi i numeri degli Svolta (nella foto), ex Spellcraft, band aquilana che si definisce “alternative indie rock”, composta da Gino Chiarizia (voce e chitarra), Michele De Carlo (chitarra e basso) e Mauro Montarsi (batteria).

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I tre, che oltre al talento possiedono quella giusta dose di autoironia che non guasta mai, si definiscono simpaticamente “100% earthquaked”. Completamente terremotati, dunque, ma assolutamente ancora in piedi e pronti a fare musica. Neanche il sisma è riuscito a fermarli e dopo aver perso la loro sala prove nel centro storico di Coppito, oggi si ritrovano a provare in un garage che dividono con altre band. “Avremmo bisogno di uno spazio tutto nostro – affermano – ma comunque non ci fermiamo”.

“La musica sopravvive a tutto” ha scritto Gino sulla busta contenente i demo della band, dopo averla recuperata tra le macerie di casa sua e spedita alla redazione di una rivista musicale. È con questo spirito combattivo che continua la promozione della loro ultima fatica “Do it yourself vol.2” uscito nel 2008, mentre è attualmente in lavorazione il “vol.3” con una decina di nuove canzoni pronte per essere registrate. Perchè si ripete per la terza volta il titolo “Do it yourself”? “Perchè è un motto, una filosofia”, affermano. In pratica: fallo da solo, che è meglio.





Gli Spellcraft hanno cambiato nome un paio d’anni fa, per segnare una 'svolta', appunto, nel genere musicale, passato dalle dure e decadenti atmosfere del gothic metal a quelle più commerciali del rock indipendente, anche se “nelle nostre canzoni c'è ancora qualche momento incazzato” tiene a specificare Michele.

Nei loro dieci anni di attività, che sono tanti per una band in cui il componente più vecchio non ha più di trent'anni, gli Svolta hanno diviso il palco con tantissime band tra cui il gruppo folk punk Marta Sui Tubi, quello dei Fratelli Calafuria, e gli Octopus, la band di Garrincha, ex bassista delle Vibrazioni.

Tutti e tre, insieme, compongono la musica, mentre solo Gino si occupa della scrittura dei pezzi. “Le nostre canzoni parlano di vita quotidiana, di stati d’animo ed emozioni” afferma Gino, che sulla scelta di cantare in lingua inglese dichiara: “ci piace di più e suona meglio, anche se stiamo pensando di inserire qualche canzone in italiano nel prossimo album”.

Proprio riguardo il prossimo lavoro, il terzo volume della saga “Do it yourself”, svelano qualche titolo: “Washing machine”, “A small amount of tobacco taste”, “Dimensione”, “Knot”, “Sandpaper”, “Blonde”, “I was wrong” e “Bitter milk”.

Oltre a canzoni loro, gli Svolta hanno anche riarrangiato e rivisitato alcuni pezzi come “Love song” e “A forest” dei Cure e “Saturday night” dei Misfits, presenti nel loro ultimo album e che propongono spesso e volentieri ai loro live.





Dura gavetta, tanta esperienza e “do it yourself”: è dunque questa la risposta degli Svolta alla situazione che vive la musica in Italia, in un momento in cui ai giovani aspiranti musicisti viene prospettata come unica possibilità la partecipazione a un reality televisivo musicale.

Ancora una volta appare evidente che c'è una scena musicale underground ricca di qualità e talento in Italia, e gli Svolta ne fanno assolutamente parte.

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