MUSICA: A L’AQUILA IL FESTIVAL DEGLI AFTERHOURS AL SET ACTION STAGE ANCHE PIERO PELU’

19 Settembre 2014 12:11

L'Aquila -

L'AQUILA – “La gente ha paura perché non sa cosa aspettarsi dal futuro. La paura ci ha diviso, ci immobilizza e ci tiene a casa. Il vero male in questo momento è non fare niente, essere passivi…”.

Con queste parole Manuel Agnelli apriva il manifesto sulla base del quale è stato creato il festival interdisciplinare “Hai paura del buio?”, andato in scena lo scorso anno a Torino (30 agosto, Cantieri OGR, nel quadro del “Traffic Free Festival”), Roma (13 settembre, Auditorium Parco della Musica) e Milano (30 ottobre, Alcatraz), totalizzando complessivamente oltre 15 mila spettatori.





Le stesse parole potrebbero valere per L’Aquila, sede dell’unica tappa del festival nel 2014, il 4 ottobre: scelta non casuale, ovviamente, e fortemente voluta tanto dagli aquilani stessi (sindaco in testa) quanto dagli artisti coinvolti. Una città ferita due volte: dalla violenza distruttiva del terremoto e dalle incertezze relative alla ricostruzione.

Simbolo della voglia di ricominciare degli aquilani è in qualche modo il locale destinato ad accogliere l’evento, il SET Action & Stage: frutto dell’impegno di alcuni giovani imprenditori del posto, decisi a creare un punto di riferimento in una città che può e deve rinascere anche attraverso l’arte e la cultura.

Il SET Action Stage è uno degli oltre cento locali italiani che aderiscono al circuito creato da KeepOn, associazione culturale che festeggia quest’anno il decennale dell’attività. Appuntamento clou delle celebrazioni di tale ricorrenza è appunto l’allestimento di “Hai paura del buio?” all’Aquila: una scelta che sottolinea e riafferma la vocazione di progetto sociale posta statutariamente all’origine di KeepOn. Ed è la convergenza di questi tre elementi – la città, il festival e l’associazione culturale – a rendere possibile la realizzazione di un evento che vuol essere in primo luogo una grande festa aperta a tutta la cittadinanza e in particolari ai giovani, aquilani e non: il fatto che vi si possa assistere e partecipare gratuitamente va inteso in quel senso.





Il manifesto redatto da Agnelli termina con parole che valgono – di nuovo – sia per il festival sia per L’Aquila: “Ci siamo scandalizzati per cose che abbiamo lasciato succedere. Adesso vogliamo divertirci. Ridare leggerezza alle azioni. Riscoprire la bellezza. La bellezza di vivere le cose, farle nascere. Non subirle”.

Oltre agli Afterhours al festival parteciperanno musicisti ­(fra i tanti, Piero Pelù) e non (Antonio Rezza e Paolo Giordano).

 

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