MOSTRE: PESCARA ACCOGLIE MALANDRA E BERTONCELLO, ICONE CONTEMPORANEE

di Alessandra Renzetti

12 Febbraio 2015 08:29

Pescara -

PESCARA – La città di Pescara si accinge ad inaugurare due mostre di grande valore, che verranno allestite presso le più prestigiose location pescaresi; impegnato nell’organizzazione di questi appuntamenti preziosi l’assessore alla cultura del Comune di Pescara, di Giovanni Di Iacovo.

La prima mostra intitolata la “Nova Pe Mobile art- La città di Andrea Malandra” sarà visitabile presso il Museo Vittoria Colonna dal 14 al 28 febbraio 2015.

''La peculiarità della mostra – spiega l’assessore – è quella di esibire per la prima volta in città una personale di Andrea Malandra di opere di mobile art sulla stessa città di Pescara''.
 
“La mobile art – continua – è un’ espressione d’arte contemporanea con cui l’artista, attraverso i nuovi strumenti tecnologici come lo smartphone o il tablet, trasforma la realtà in un momento estetico”.





L’artista racconta di sé vagando di strada in strada alla ricerca di immagini che colpiscono il suo sguardo; incontra edifici contemporanei al suo passaggio e rapidamente scorre anche i resti della storia passata che va a narrare con ironia e disincanto.

La seconda mostra, invece è “Novi Mundi” di Nereo Bertoncello che si terrà presso l’ Aurum nella sala Alambicchi dal 15 febbraio al 23 febbraio 2015.

Le tele trattano il mistero della vita, la rabbia della lotta, la parola rubata: ''Sono gli sguardi che catturano la nostra anima e mentre ci raccontano di un passato e di un presente attuale sembrano anche voler nascondere, più che svelare – sostiene Di Iacovo – Un’espressività densa, carica di sensualità e di dolore, di attesa e di slancio''.

''Contemplare un quadro di Nereo Bertoncello – spiega l’assessore – è, infatti, un’esperienza da vivere; lasciarsi andare all’enigma, perdersi nei contrasti, ritrovarsi in giochi immaginativi dove non avremmo mai pensato di arrivare. È una seduzione che ci travolge, che ci invita ad intravedere la storia, ad inventarne una nostra, inebriati dal gioco dell’incanto e dello scherzo, della nuda realtà, della fresca spontaneità''.





I lavori di Bertoncello non hanno un’unica e definita impronta stilistica ma sono un mosaico di stili e sperimentazioni diverse, con un tipo di approccio molto creativo e libero da schemi.

Egli utilizza tecniche che vanno dall’olio su tela o cartongesso fino all’impiego di oggetti riciclati; una traccia comune nei suoi lavori sono le cromie, infatti ci sono tonalità sgargianti e allegre, eccezione fatta per alcuni lavori recenti con toni più scuri e introspettivi.

''Si tratta di un’occasione per ognuno – ha concluso l’assessore – per attingere alla propria, dimenticata fantasia''.

Commenti da Facebook

RIPRODUZIONE RISERVATA
Download in PDF©


    Ti potrebbe interessare:

    ARTICOLI PIÙ VISTI: