MONTESILVANO – Torna a far discutere la vicenda delle circa 35 famiglie senegalesi residenti in un condominio di via Ariosto a Montesilvano (Pescara) rimaste senz’acqua in quanto il proprietario degli immobili non pagava le bollette da oltre 10 anni.
Oggi i tecnici dell’Azienda comprensoriale acquedottistica (Aca) di Pescara hanno raggiunto la struttura per installare dei limitatori di portata sui contatori, ma una sessantina di senegalesi sono scesi in strada per protestare. Attimi di tensione, ma nessun problema rilevante.
Sul posto, per evitare il verificarsi di incidenti, sono intervenuti anche i carabinieri della compagnia di Montesilvano, che hanno allertato il comando provinciale dell’Arma.
D’accordo con la prefettura di Pescara e con la stessa Aca si è deciso di rimuovere i limitatori e di ripristinare la regolare erogazione, in attesa che la questione venga discussa nell’ambito del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica.
L’erogazione ai 48 appartamenti del condominio di via Ariosto era stata interrotta lo scorso 24 maggio. La responsabilità non è dei condomini, ma del proprietario dello stabile, che non avrebbe pagato le bollette per circa dieci anni e per un importo superiore ai 100 mila euro.
Tra le proteste dei senegalesi e l’allarme lanciato dall’Associazione lavoratori immigrati senegalesi (Alis) di Pescara, sulla questione era intervenuto anche il console onorario per Abruzzo, Marche ed Emilia-Romagna, Tullio Galluzzi, che il 30 maggio ha incontrato a Montesilvano il sindaco della cittadina adriatica, Attilio Di Mattia, chiedendo una rapida soluzione della vicenda.
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