MONTESILVANO: MORTO L’INGEGNERE PAVONE, ERA STATO COLPITO DA FUCILATA SOTTO CASA

17 Novembre 2014 08:56

Pescara - Cronaca

PESCARA – Non ce l'ha fatta Carlo Pavone, l'ingegnere 43 enne colpito in testa da un colpo di arma da fuoco la notte del 30 ottobre 2013 sotto la sua abitazione di Montesilvano Colle.

Dopo un'agonia durata oltre un anno, si è spento ieri alle 13 presso il reparto di Rianimazione dell'ospedale di Pescara dove appena due settimane fa i medici, che lo avevano in cura, avevano tentato un ultimo estremo intervento chirurgico che non ne aveva, tuttavia, migliorato le condizioni di salute.

Ora Vincenzo Gagliardi, l'uomo in carcere perché accusato del ferimento di Pavone, rischia l'ergastolo.





Il coma vegetativo nel quale l'ingegnere era entrato è durato più di un anno, nonostante i molti interventi chirurgici anche in una clinica specializzata nelle Marche.

La notizia della morte di Pavone ha raggiunto Vincenzo Gagliardi in carcere, a Pescara, dal 28 maggio scorso giorno del suo arresto con l'accusa di essere lui l'autore del ferimento dell'ingegnere informatico.

Per Gagliardi si passa dall'accusa di tentato omicidio a quella di omicidio premeditato volontario: l'uomo, impiegato delle Poste, avrebbe sparato a Pavone a causa di una relazione con la moglie dell'ingegnere, relazione sempre negata da entrambi.

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