MISURE GOVERNO DIFFICOLTA’ ECONOMICA: PD A BIONDI, ”SE NON IN GRADO CHIEDA DI ESSERE COMMISSARIATO”

29 Marzo 2020 18:01

L'Aquila - Politica

L'AQUILA – “Come al solito, anche questa volta, il sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi, piuttosto che fare il primo cittadino del capoluogo preferisce fare il primo cittadino del suo partito e buttarla in polemica. Anche questa volta, lui sì in maniera spregiudicata e demagogica, accusa il governo di aver scaricato la responsabilità sui Comuni e denuncia difficoltà e insufficienze per dare attuazione alle nuove misure per aiutare le persone in difficoltà economica”.





È quanto si legge in una nota di Emanuela Di Giovambattista (segretario comunale PD), Francesco Piacente (segretario provinciale PD), Stefania Pezzopane (deputata PD), Pierpaolo Pietrucci (consigliere regionale PD), Stefano Palumbo (capogruppo PD), Stefano Albano (consigliere comunale PD), Massimo Cialente (ex sindaco Dell'Aquila), Ario Sirimarco (segretario provinciale PD). 

“È assolutamente giusto, invece, che siano i Comuni a gestire tali fondi (per il Comune dell'Aquila si tratta di oltre 368.000 euro) perché hanno la mappatura dei bisogni e la competenza dei servizi sociali. Se poi il sindaco non sa chi o quanti sono i poveri in città significa che in questi anni non se ne è mai occupato. Ed oltre a non essersene mai occupato ha anche fatto fallire, per pura contrapposizione politica, la rete di servizi di contrasto alla povertà costruita insieme alle associazioni di volontariato, che in questo caso gli sarebbe stata molto utile”, aggiungono.





“È evidente che non è facile stabilire come assegnare le risorse in un quadro completamente alterato ma in una situazione di emergenza come quella che sta vivendo il paese e i suoi cittadini nessuno può tirarsi indietro rispetto al dovere di fare la sua parte. Se non ci fosse stato questo aiuto aggiuntivo con quali strumenti il comune avrebbe sopperito alle difficoltà di molti suoi cittadini? Quindi la smetta di perdersi in chiacchiere e lavori per la distribuzione di queste risorse a chi ne ha più bisogno. Se invece ritiene di non essere in grado, chieda al Prefetto di essere commissariato”, concludono. 

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