MEGALO’ 2: IL COMITATO VIA BOCCIA TUTTO, ”LE PROCEDURE DEVONO RIPARTIRE DA ZERO”

di Alberto Orsini

23 Marzo 2017 20:22

Regione - Cronaca

L’AQUILA – Dopo una riunione-fiume che si è protratta fino a sera, il Comitato per la Valutazione di impatto ambientale (Via) della Regione Abruzzo ha detto “no” all'unanimità al progetto di ampliamento noto come “Megalò 2” che punta ad allargare l'area commerciale nel Chietino, sul quale è in atto un serrato contenzioso che dura da oltre 5 anni.

La direttrice dell'attuale Megalò, Anja Hellman, ha contattato la redazione di AbruzzoWeb precisando che “non si tratta di un allagamento del centro esistente, ma di una nuova costruzione fatta da un'altra società”.

Il Via ha prima di tutto rigettato l’istanza di proroga del proprio giudizio, risalente al 2012 e che andrà in scadenza, trascorsi 5 anni, il prossimo 10 aprile: termine entro il quale andava completata l’opera che, invece, non è mai iniziata.

Del Comitato fanno parte Cristina Gerardis, presidente nonché direttore generale della Regione, Domenico Longhi, Bruno Celupica e Dario Ciamponi (delegato da Iris Flacco).





Il no alla proroga è stato motivato sia dall'inadempienza dei costruttori alle prescrizioni imposte dal parere di 5 anni fa, sia dai cambiamenti nelle condizioni ambientali, infrastrutturali e idrauliche del territorio interessato, colpito da esondazioni dopo il sì del Via di 5 anni fa.

A quel punto, venuta meno la proroga, il Comitato ha potuto dichiarare improcedibile la seconda istanza, quella di modifica sostanziale del progetto limitatamente alle opere edili, trattandosi di un procedimento che presuppone la vigenza del precedente giudizio del 2012, che invece andrà a scadenza il 10 aprile prossimo.

Alla luce del verdetto di oggi, almeno secondo il Comitato di valutazione dell’impatto ambientale le procedure per raddoppiare il centro commerciale devono ricominciare daccapo con una nuova istanza allo stesso Via e le tempistiche che ne conseguono.

“Ci è sembrato doveroso adeguare i provvedimenti del Comitato alla attualità ambientale e socio-economica del territorio, anche alla luce degli eventi esondativi che hanno caratterizzato l'area – ha dichiarato la Gerardis ad AbruzzoWeb – Nulla impedisce che il progetto possa, riveduto, essere ripresentato al vaglio del comitato Via”.

Facile attendersi un ricorso alla giustizia amministrativa dei proponenti, con la richiesta al Tar di un giudizio cautelare urgente prima della deadline del 10, con conseguenze tutte da valutare in caso di accoglimento.





Il dato “politico” è comunque il no della Regione e l’eventuale sblocco dei lavori a questo punto potrebbe arrivare solo dai giudici.

Alla vigilia, il principale proponente, l’ingegnere Domenico Merlino, aveva parlato di “tante inesattezze dette sul progetto”, a cominciare dalle dimensioni: “Dai 92 mila metri quadrati coperti iniziali, siamo scesi prima a 30.500 e siamo disposti a ridurli ulteriormente a 24.000 metri quadrati, cercando di venire incontro alle associazioni di categoria”.

“L’opera darà lavoro a 450 operai per la fase di realizzazione e 250 nuovi posti di lavoro per la gestione delle strutture – aveva aggiunto ancora – Non risponde a verità che nell’area adiacente al Megalò saranno realizzati un albergo, sala meeting e parchi acquatici, ma solo un punto per l’elettronica, l’arredo, componenti per la casa, abbigliamento e calzature, animali e complementi, bricolage e ristorazione”.

Fortissima l’opposizione, dalle associazioni ambientaliste a quelle di categoria fino al Movimento 5 stelle.

Commenti da Facebook

RIPRODUZIONE RISERVATA
Download in PDF©


    Ti potrebbe interessare:

    ARTICOLI PIÙ VISTI:


    Abruzzo Web