MARE INQUINATO: DEL VECCHIO INTERCETTATO, COMUNE PESCARA SAPEVA

21 Marzo 2016 18:26

Pescara - Cronaca

PESCARA – Clima teso nella Giunta comunale di Pescara, guidata dal sindaco Marco Alessandrini, dopo la pubblicazione di un'intercettazione legata all'inchiesta che portò all'accusa di falso, poi archiviata, nei confronti del sindaco per la vicenda relativa all’ordinanza di divieto di balneazione, non applicata e retrodatata, dopo lo sversamento in mare della fogna di via Raiale.





Nello stralcio dell'intercettazione, pubblicata dal quotidiano Il Messaggero, ci sono il vice sindaco Enzo Del Vecchio e il dirigente Tommaso Vespasiano, che parlano dei dati dell'acqua di via Balilla, considerata una zona particolarmente a rischio, con Vespasiano che parla di un valore “raddoppiato rispetto al minimo. Io faccio preparare l'ordinanza di divieto di balneazione”.

Ad Alessandrini, Del Vecchio e Vespasiano, erano stati contestati i reati di falso e omissioni d'atti d’ufficio, ma resta in piedi solo la seconda accusa dopo l'archiviazione della prima. 
 
“Dobbiamo metterla subito, se riusciamo a metterla vediamo che data dargli, dice a sua volta il vice sindaco, ma tutto si tranquillizza quando arrivano ulteriori dati dell'Arta, migliori rispetto ai precedenti: “Le analisi sono buone quindi l'ordinanza va bloccata e anche i cartelli”, afferma Del Vecchio.





“Ormai che gli vuoi fare – dice poi Del Vecchio al dirigente circa la mancata segnalazione del mare inquinato che portò migliaia di persone a tuffarsi nel mare inquinato -. Ormai lì abbiamo omesso e neanche tanto perché purtroppo la comunicazione al sindaco è arrivata alla sua segreteria non a lui e l'ha vista il 3. Però a quel punto è arrivata la nuova comunicazione per cui abbiamo fatto la doppia ordinanza”.

Commenti da Facebook

RIPRODUZIONE RISERVATA
Download in PDF©


    Ti potrebbe interessare:

    ARTICOLI PIÙ VISTI: