GRANDINE E NUBIFRAGIO, DANNI E FERITI LUNGO TUTTO IL LITORALE, COLPITO PESCARESE E CHIETINO, MARSILIO, ''VALUTEREMO DICHIARAZIONE STATO EMERGENZA''. IL VIDEO.

MALTEMPO: COSTA ABRUZZESE IN GINOCCHIO, ”SEMBRAVA UN BOMBARDAMENTO”

10 Luglio 2019 14:39

Regione - Cronaca

PESCARA – Auto trascinate via, gente che corre e tenta di salvare il salvabile, qualcuno arriva in ritardo e scoppia in lacrime.

Pescara è un fiume in piena: uno scenario apocalittico, “è stato come un bombardamento”, raccontano i testimoni che hanno assistito alla violentissima ondata di maltempo che, tra grandine e nubifragio, ha spazzato via tutto quello che ha incontrato sulla strada.

Prima una violenta grandinata, con chicchi grandi come arance: diciotto le persone fino ad ora finite in pronto soccorso per le ferite. In ospedale anche una donna incinta, con ferite al volto e alla testa. I pazienti, apprende l'Ansa dal Pronto Soccorso, hanno riportato contusioni e ferite, principalmente al capo, e sono tutti da suturare.

Situazione critica all'ospedale: l'acqua ha invaso il piano terra e ha costretto allo stop delle sale operatorie. Sono in corso verifiche sugli ascensori per valutare se è possibile gestire le urgenze. Completamente allagati i seminterrati. Fuori uso le cucine, la farmacia e i parcheggi. Nel parcheggio dipendenti l'acqua ha raggiunto i due metri: decine le auto distrutte. Alcune persone sono riuscite a mettersi in salvo dai veicoli trascinati dall'acqua.

La disperazione dei pescaresi è evidente: auto danneggiate, parabrezza e vetri infranti, tetti divelti. Numerosi i disagi per la circolazione anche nell'entroterra. 

E dopo la violenta grandinata che ha provocato danni e feriti, è andato in scena il nubifragio, ovunque si registrano allagamenti. Strade ridotte a fiumi in più punti, in pieno centro acqua fino a 10cm. 

Disagi alla viabilità. In tilt i centralini dei Vigili del Fuoco e della Polizia Municipale, che stanno gestendo le numerose richieste di intervento. Ai colli si è creata una frattura nel manto stradale e il sindaco, Carlo Masci, ha attivato la somma urgenza per il ripristino.

Anche a Francavilla la grandine ha danneggiato alcuni tetti di abitazioni, tanto da indurre il sindaco ad evacuare due famiglie dalle proprie abitazioni e sistemarle in un bed & breakfast. Sempre a Francavilla sono in corso controlli in una Rsa che ha subito danni al tetto. In tilt il centralino del Comune e il sindaco, Antonio Luciani, ha postato sulla pagina Facebook per le segnalazioni il numero 3291712325.

Disagi e danni anche a Montesilvano. Se la città è stata interessata solo marginalmente dalla violenta grandinata della tarda mattinata, il problema è l'acqua, anche nelle zone generalmente non soggette ad allagamenti. Dalle zone collinari sono scesi veri e propri fiumi di fango che hanno mandato la viabilità in tilt ed allagato locali, abitazioni e negozi. Chiusi i sottopassi. Il sindaco Ottavio De Martinis è in giro per la città insieme agli assessori Paolo Cilli e Alessandro Pompei.

La Protezione civile regionale ha messo a disposizione dei sindaci la colonna mobile con i mezzi per l’emergenza idraulica. Sono stati aperti i Coc nelle città di Pescara, Francavilla, Montesilvano, Torrevecchia Teatina e Picciano dove i cittadini si possono rivolgere per segnalare situazioni di criticità.

Decine le telefonate giunte nel pomeriggio al Comando provinciale dei Vigili del fuoco e alla sala operativa del 118 di Chieti per richieste di intervento in seguito agli allagamenti provocati dalla violenta grandinata e dalla pioggia che ha colpito soprattutto la fascia costiera. 





Allagamenti hanno richiesto l'intervento dei Vigili del fuoco anche a San Giovanni Teatino. A Vasto il sindaco, Francesco Menna, ha chiesto al Governo e alla Regione Abruzzo lo stato di calamità naturale.

Anche la Costa dei Trabocchi è stata colpita da una fitta grandinata, con danni più gravi a Rocca San Giovanni e a Fossacesia dove un turista di Como è stato colpito alla testa ed è stato medicato al pronto soccorso dell'ospedale di Lanciano per una ferita alla fronte.

“Sfere di grandine grandi come mele – dice il sindaco di Fossacesia, Enrico Di Giuseppantonio – Sono oltre un centinaio le auto danneggiate con parabrezza e lunotti spaccati. Sono subito partiti i controlli per verificare l'entità dei danni pubblici e privati”. La pesante grandinata ha rovinato anche i tetti di molte abitazioni, rompendo tegole e guaine.

Il sindaco di Rocca San Giovanni, Gianni Di Rito, oltre alle auto colpite parla di “situazione impressionante. Particolarmente danneggiata anche l'agricoltura con enormi danni a frutteti e orti”.

Di minore intensità e grandezza la grandine caduta invece nella confinante San Vito Marina. Numerosi gli interventi effettuati dai vigili del fuoco di Lanciano anche per gli effetti del nubifragio che ha divelto alberi e allagato abitazioni e scantinati.

Anche a Ortona il Municipio ha subito pesanti infiltrazioni di acqua. Ad Atessa a causa del nubifragio è completamente allagato il piazzale esterno dello stabilimento Sevel.

Lungo la costa abruzzese barche affondate e ormeggi spezzati a Pescara, mentre i detriti hanno bloccato l’accesso al porto di Ortona. E’ quanto emerge dal primo monitoraggio avviato da Uecoop, l’Unione europea delle cooperative. A Pescara il “Gruppo Ormeggiatori Dei Porti Di Pescara Ed Ortona” – spiega Uecoop – si è trovato in prima linea per mettere in sicurezza le barche rimaste a galla mentre la grandine sfondava i vetri delle auto di servizio e deformava le carrozzerie. Una situazione di eccezionale gravità – spiega Uecoop – con milioni di euro di danni a tutto il sistema produttivo e turistico delle tre regioni coinvolte, dall’Abruzzo alle Marche fino all’Emilia.

“E’ un duro colpo per le imprese non sono lungo la costa ma anche nelle zone interne dove sono stati colpiti furgoni, auto e strutture aziendali. E’ necessario – conclude Uecoop – avviare la procedura per lo stato di calamità.

Sulla superstrada che da Teramo conduce al mare, automobili ferme in coda per scarsa visibilità. Nei centri abitati si segnalano i primi danni alle automobili, molte con il parabrezza sfondato dalla grandine.

Violentissimo temporale anche all'Aquila, con strade allagate, e forti disagi anche alle comunicazioni. 

Auto ferme sul ciglio della strada impercorribile a causa dei fiumi d'acqua che arrivano anche fino a metà delle portiere. Stessa cosa è avvenuta ad Avezzano. 

Il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio da Bruxelles ha fatto sapere che: “Ho seguito, con attenzione e apprensione, l’ondata di maltempo che ha colpito diverse zone della costa abruzzese, rimanendo in costante contatto con la struttura di Protezione Civile regionale”.





“Si è trattato di un’ondata che non ha mancato di causare numerosi danni e alcuni feriti, in particolare nelle città di Pescara e di Francavilla. Come Regione ci siamo subito attivati scrivendo alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e al Capo Dipartimento della Protezione Civile come azione propedeutica, al fine di valutare una successiva richiesta di dichiarazione dello Stato di emergenza Nazionale qualora ne ricorrano le condizioni. Da domattina sarà operativa una piattaforma dove i sindaci potranno segnalare i danni subiti nei propri territori”.

E il presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri ha annunciato: “Ho già dato mandato alle strutture tecniche regionali di attivare tutte le procedure per il riconoscimento dello stato di emergenza e di calamità naturale nei confronti del Governo. Per arginare i danni causati dalla straordinaria ondata di maltempo, che ha colpito soprattutto la costa, occorrerà tutto il sostegno possibile delle Istituzioni per consentire all’Abruzzo di risollevarsi ancora una volta. E sono certo che insieme ne usciremo”. 

“Purtroppo il bilancio dei danni causati al nostro patrimonio dalla grandinata prima e dalla pioggia intensa poi continuano ad aggravarsi col passare delle ore – ha sottolineato Sospiri – Pescara è stata flagellata dal maltempo, un evento di portata straordinaria, con una città spezzata in due: chiuse le principali vie di collegamento, da via Marconi a via Ferrari, via del Circuito, via Di Sotto, arterie fondamentali dov’è letteralmente saltato l’asfalto e si sono rotte le condotte interrate”.

“Allagato, addirittura, il parcheggio silos dell’ospedale civile con decine e decine di auto sommerse, per fortuna senza far registrare vittime. Ma pari danni si stanno registrando ovunque, a partire da ieri a Tortoreto a causa della tromba d’aria che ha investito la spiaggia, per non parlare dei danni alle nostre campagne con interi frutteti, vigneti e oliveti devastati dalla grandine. Oggi i sindaci sono chiamati ad affrontare l’emergenza con l’attivazione dei Coc, subito dopo comincerà la conta dei danni che, temiamo, sarà molto pesante. Per questa ragione ho già chiesto alle strutture tecniche regionali di attivare tutte le procedure utili per richiedere lo stato di emergenza e il riconoscimento dello stato di calamità naturale. Saranno poi i sindaci a dover tempestivamente indicare i danni registrati sui propri territori sul portale della Protezione civile regionale. La Regione si è già attivata per superare l’ennesima emergenza che purtroppo ci ha colpiti”.

In serata è intervenuto anche il sottosegretario di Stato Gianluca Vacca, del Movimento 5 Stelle: “Il Governo c'è ed i cittadini abruzzesi non sono soli in questo momento di emergenza”. 

“Ho sentito personalmente il sindaco di Pescara Carlo Masci, tra le città più colpite, e il presidente Marco Marsilio per comunicare la vicinanza alla provincia di Pescara e a tutte le città che nelle scorse ore sono state colpite da grandinate e nubifragi di portata straordinaria, che hanno creato non pochi danni a cose e persone”, spiega Vacca. 

“In modo specifico, inoltre, ho contattato la Soprintendente e la direttrice del polo museale – conclude – affinché si faccia un censimento di eventuali danni alle opere e ai luoghi della cultura colpiti dalla potente ondata di maltempo”. 

E l'onorevole Pd Stefania Pezzopane ha chiesto al Governo di dichiarare immediatamente lo stato di calamità “per soccorrere ed aiutare i cittadini”.

“Si parla di oltre 40 centimetri d’ acqua cadute in poche ore, piazze allagate, negozi allagati. Si registrano feriti, oltre ai notevoli danni. Chiediamo che il governo la smetta di pensare solo alle liti della sua maggioranza e si occupi dei problemi dei cittadini abruzzesi e pescaresi”.

La tendenza alla “tropicalizzazione” per Coldiretti compromette le coltivazioni nei campi con costi stimati in oltre 14 miliardi di euro in un decennio, tra perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne.

Per Coldiretti dall'inizio dell'estate 2019 si conta una media di sei grandinate al giorno, esattamente in doppio rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, con effetti devastanti sulle coltivazioni agricole colpite. E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati ESWD (European Severe Weather Database) in occasione dell'ultima ondata di maltempo che si è abbattuta sulla Penisola. Già partita la conta dei danni che potrebbero ammontare a milioni di euro.

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