MALTEMPO: BLACKOUT, NOEMI DA 7 ORE CON GRUPPO ELETTROGENO A GUARDIAGRELE

17 Gennaio 2017 13:38

Chieti - Cronaca

GUARDIAGRELE – “Grazie al gruppo elettrogeno che ci regalò un amico tre anni fa siamo riusciti a evitare disagi per Noemi, ma all'inizio del blackout ci siamo veramente spaventati”.

Passata l'emergenza Andrea Sciarretta racconta così come ha fronteggiato l'ondata di maltempo che a Guardiagrele, quasi 600 metri di quota in provincia di Chieti, ha portato oltre un metro e mezzo di neve e ieri un blackout di circa sette ore.





La figlia Noemi, 4 anni e mezzo, affetta da Atrofia muscolare spinale (Sma1), dipende 24 ore su 24 dalle macchine alimentate da corrente elettrica: la “macchina della tosse”, due aspiratori di saliva, la macchina per la ventilazione non invasiva (Niv), un saturimetro, una pompa infusionale per alimentazione.

Il gruppo elettrogeno ha un'autonomia di circa 60 ore.

“È collegato all'impianto elettrico dell'abitazione, quindi abbiamo potuto anche mantenere acceso il riscaldamento – spiega Andrea – Qui a Guardiagrele siamo abituati alla neve, ma il blackout di ieri ci ha messo veramente in apprensione. E noi siamo fortunati. Conosco molte famiglie in Abruzzo con il nostro stesso problema, ma non hanno gruppo elettrogeno”.





“Oggi qui si può camminare, ma ieri era un delirio – continua Andrea – Prima la luce è andata via a intermittenza; dopo mezz'ora senza corrente abbiamo deciso di attivare il gruppo. Il momento più brutto lo abbiamo vissuto, però una settimana fa, dopo la nevicata dell'Epifania, quando è mancata l'acqua per un giorno. I tubi e il contatore si erano ghiacciati. È stato grazie all'aiuto di amici e conoscenti che abbiamo potuto affrontare con tranquillità l'emergenza”.

Ora c'è un altro problema da risolvere. Entro il 23 gennaio prossimo, fa sapere Andrea, il Comune di Guardiagrele dovrebbe presentare alla Asl competente le istanze per l'accesso al fondo per la non autosufficienza – con bando aperto per pazienti come Noemi – istanze che poi la Asl deve valutare e rinviare al Comune che dovrà inoltrare alla Regione Abruzzo quelle accolte. Ma gli uffici pubblici in città, come in tanti altri comuni abruzzesi, sono chiusi per il maltempo, quindi la speranza, o a questo punto l'appello agli enti, è che il termine possa essere prorogato.

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