LUTTO NEL GIORNALISMO ABRUZZESE: MORTA ISOLINA SCARSELLA

8 Luglio 2015 13:35

Regione -

L'AQUILA – Lutto nel mondo del giornalismo abruzzese.

All'età di 50 anni è morta all'alba, per un malore improvviso, Isolina Scarsella, giornalista professionista. A trovarla questa mattina in casa è stata sua sorella. A quel punto sono stati allertati i soccorsi del 118, ma per la donna non c'è stato nulla da fare.

Isolina era cresciuta professionalmente nella redazione del Messaggero dell'Aquila, vera e propria scuola di giornalismo sotto la direzione di Guido Polidoro, aveva anche scritto per l'agenzia Astra e collaborato con l'ufficio stampa della Giunta regionale.

Il Consiglio dell'Ordine dei giornalisti d'Abruzzo esprime “profondo cordoglio per la scomparsa di una collega che ha sempre partecipato con impegno e passione all'iniziative delle associazioni di categoria”.





Sull'improvvisa scomparsa della giornalista interviene anche il presidente della Regione Luciano D'Alfonso che esprime il suo cordoglio. “Tutti la ricordiamo per la sua grande professionalitè e passione per il lavoro, lo spirito sempre partecipativo e per la sua rara gentilezza d'animo. Ex collaboratrice del Messaggero ma, soprattutto, volenterosa e generosa professionista, amica e collega nella redazione dell'Ufficio stampa della Giunta regionale”.

Il ricordo del presidente si conclude con un “Ciao Isolina”.

I funerali si terranno domani alle 15.30 nella chiesa di San Pietro a Genzano di Sassa (L'Aquila).

ORDINE DEI GIORNALISTI: ''PRECARIA CHE HA ATTESO VANAMENTE UN CONTRATTO” 





“Il cordoglio spesso non costa nulla: costa molto di più impegnarsi ad arginare la precarizzazione di una professione che Isolina Scarsella ha interpretato fino alla fine con grande dignità e altrettanta professionalità”.

E' quanto afferma il presidente dell'Ordine dei giornalisti d'Abruzzo, Stefano Pallotta, commentando il cordoglio espresso dal presidente Luciano D'Alfonso. 

“L'Ordine dei giornalisti d'Abruzzo – prosegue Pallotta – si stringe al dolore dei familiari, dei parenti e degli amici di Isolina che fino all'ultimo ha atteso che la sua posizione di precaria dell'Ufficio stampa della Giunta regionale venisse regolarizzata o quantomeno rinnovata anche sotto forma di semplice collaborazione.

Purtroppo è arrivata prima la morte. Nel suo nome, come nel nome di tutti quei giovani che del giornalismo vorrebbero fare la loro professione – conclude Pallotta – occorrerebbe che si smettesse una volta per tutte di continuare a rubare loro sogni e speranze”. 

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