TERAMO – I licenziamenti all'Hatria erano illegitimi.
A sancirlo, come reso noto dalle segreterie di Ficltem Cgil e Femca Cisl, è stato il tribunale del lavoro di Teramo che ha accolto il ricorso presentato da 16 lavoratori su 55 interessati dalla ristrutturazione aziendale, condannando l'azienda al pagamento di indennità risarcitorie a favore dei lavoratori.
“Le segreterie di Filctem Cgil e Femca Cisl di Teramo hanno sempre sostenuto in tutte le sedi che la ristrutturazione che ha riguardato 55 lavoratori è stato un errore strategico dell'azienda, da tutti i punti di vista – scrivono i sindacati in una nota – rilevando fin da subito l'approssimazione con la quale è stata gestita la procedura di licenziamento collettivo, a partire dalla richiesta di esame congiunto nella quale avevamo evidenziato tali lacune, posizione ribadita inoltre per tutta la trattativa che si è svolta per i successivi 75 giorni”.
Per le organizzazioni sindacali “gli andamenti aziendali successivi e le conseguenti riassunzioni con contratti di somministrazione di una parte rilevante degli stessi lavoratori licenziati, per noi rappresentavano la conferma della correttezza della nostra posizione”.
Una situazione a fronte della quale, continuano Cgil e Cisl, “si potevano attivare in maniera assolutamente meno traumatica gli ammortizzatori sociali alternativi a licenziamenti”.
Una strada che però l'azienda non ha voluto seguire.
“Oggi l'errore viene sancito inequivocabilmente anche dal punto di vista giuridico – concludono i sindacati Auspichiamo che vengano ristabilite al più presto le relazioni sindacali con le segreterie territoriali di Filctem Cgil e Femca Cisl, interrotte dal mese di ottobre 2017, ed in tal senso attendiamo l'esito del ricorso presentato al tribunale di Teramo per comportamento antisindacale”.
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