LIBRI: I DIARI DELLA MIURA NERA, L’AQUILANO CIRONI E LA PASSIONE PER I BOLIDI

18 Maggio 2016 12:00

L'Aquila - Gallerie Fotografiche

L’AQUILA – Dopo il boom delle sue video recensioni di bolidi di ogni genere su YouTube, traboccanti passione, che ne hanno fatto una giovane star del web, il pilota e recensore aquilano Davide Cironi tenta la carta della scrittura con il suo primo romanzo, 478 – I diari della Miura nera.

Si tratta di un romanzo ambientato in situazioni storiche reali, dagli anni Cinquanta alla fine dei Novanta.

Il personaggio principale nasce negli anni Cinquanta in Sicilia e come molti lascia le origini umili per andare a trovare lavoro in una fabbrica del Nord. Finisce a Modena e da lì entra nel vortice dei motori, finendo poi in Alfa Romeo a Milano.





“Il protagonista è basato sul mio modo di pensare, ma non sono ovviamente io – spiega Cironi, che ha pubblicato i primissimi video su questo giornale – prende spunto da tanti personaggi storici che ho potuto conoscere e intervistare, tra cui il collaudatore numero 1 al mondo, Loris Bicocchi, che mi ha poi voluto scrivere la prefazione”.

Bicocchi, oggi manager Bugatti, è “the man behind” dalla Lamborghini Countach, delle Bugatti EB110, Veyron e Chiron, e ancora le supersportive Pagani Zonda e Koenigsegg.

Il libro, 300 pagine, si può acquistare sul sito www.davidecironi.com/libri oppure all’Aquila nelle librerie Polarville e Colacchi al costo di 15 euro.





“Quarant’anni fa mi sono preparato un 850 per correre con le stock car in un pistino di Bologna e, siccome non avevo molto da spendere, presi una carriola da muratore, le staccai la ruota e la usai come sedile – scrive Bicocchi nella prefazione – Alla prima gara ero secondo, ma un impunito mi ha sbattuto fuori. È finita lì la storia, ma come mi sono sentito in quel momento, secondo, alla mia prima gara, stretto nel sedile fatto con una carriola, lo posso sapere solo io. Noi viviamo di queste cose e siamo dei privilegiati, ricordati questo”.

“Mi dispiace solo averlo già letto tutto. Mi ha tenuto compagnia dopo le dure giornate di collaudo della Bugattona, quando a notte fonda ogni sera andavo avanti con la storia – prosegue – Tenevo le pagine ancora da leggere sulla pancia, così sentivo il peso alleggerirsi capitolo dopo capitolo e ricordo la sensazione del tempo che passava troppo in fretta”.

Un libro che per Bicocchi “è emozionante, ti trascina, ti interessa, hai voglia di capire poi cosa farà questo pazzo che se ne va in giro con la Miura nera. Sei riuscito a raccontare certe sensazioni meglio di me che le ho vissute in prima persona – conclude – Ti faccio i complimenti e ti ringrazio di avermi dato la possibilità di leggere questo libro prima degli altri. Hai talento, questo fa la differenza”.

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