LIBRI ANTICHI: AD AVEZZANO PRESENTATA LA RISTAMPA DELLA REGGIA MARSICANA DI PIETRO ANTONIO CORSIGNANI

14 Ottobre 2016 11:44

L'Aquila - Cultura

AVEZZANO – Successo di pubblico alla presentazione ieri pomeriggio ad Avezzano (L'Aquila), presso palazzo Torlonia, della ristampa anastatica della Reggia Marsicana di Pietro Antonio Corsignani, a cura della Fondazione Carispaq. 

Nel corso della presentazione è stato possibile ammirare delle vere e proprie rarità dello scrittore marsicano,come un manoscritto inedito, risalente al 1710, intitolato De viris illustribus Marsorum  scoperto nella biblioteca degli eredi del Corsignani dallo scrittore Sergio Iacoboni.

Un documento che è una vera rarità perché presenta le correzioni, le aggiunte e altre note di pugno dello storico celanese mai date alle stampe; insieme al manoscritto sono state  esposti la Croce ed i Sigilli Vescovili di Corsignani e l’originale della Reggia Marsicana di proprietà dell’ archivio biblioteca Enea Merolli di Avezzano.

La Reggia Marsicana, presentata in ristampa anastatica, è un’opera monumentale, visionaria e insieme scientifica scritta dallo storico abruzzese, originario di Celano (L'Aquila), e data alle stampe quasi tre secoli fa, nel 1738 a Napoli, per la collana Il Parrino.





La ristampa presentata è stata invece curata da Erminio Cavalli

“La Fondazione Carispaq con la pubblicazione della copia anastatica della Reggia Marsicana di Pietro Antonio Corsignani – dichiara il presidente Marco Fanfani – rinnova il suo impegno per la riscoperta e ricostruzione di una memoria storica che rischia di andare dispersa se non, addirittura, dimenticata. Un impegno che ha preso il via alcuni anni fa con il progetto editoriale 'Tesori tipografici aquilani' nell’ambito del quale, nel 2013, la Fondazione pubblicò, sempre in copia anastatica, l’Historiae Marsorum di Muzio Febonio“.

“In una ideale continuità di azione si propone adesso questa nuova opera che è altresì la riscoperta di un autore non meno noto del Febonio e del suo lavoro più importante – continua Fanfani – Un libro che è non soltanto un utile strumento per la consultazione e per la ricerca ma anche un sottile, prezioso e fragile incontro tra cronaca e leggenda”.

La Reggia Marsicana è un’impresa che Corsignani intraprese nel XVI secolo e che oggi rappresenta una delle avventure storiografiche più profetiche e avvincenti delle antiche vicende del popolo dei Marsi.

“Una fonte storiografica complessa e preziosa, che l’abilità del raffinato studioso e uomo di fede riesce a costruire con sguardo critico e severo – spiega Erminio Cavalli –  per raccontarci, e non semplicemente descriverci, le vicende storiche e religiose della sua città natale. Quello che doveva essere un semplice compendio alla già nota Historiae Marsorum del conterraneo Muzio Febonio, acquista col tempo il carattere di una rinnovata esperienza linguistica”.





Osteggiato da non pochi storici e letterati del suo tempo per l’eccessivo accanimento con cui l’autore di Reggia Marsicana sceglie di prediligere fatti e vicende del suo popolo di Celano, l’autore sarà in realtà poco accolto dalla critica a venire per una eccessiva arbitrarietà storiografica con cui alcune vicende saranno da lui descritte, senza concreti riscontri documentali.

“Eppure questo zelo di alcuni storici di confutare e spesso smentire le sue tesi – continua Cavalli – nascerà da un curioso fraintendimento: mentre Corsignani descriveva vicende del suo tempo, in realtà le stava raccontando e reinterpretando con altre finalità, una sorta di romanzo in bilico tra scienza e coscienza, tra cronaca e soprattutto letteratura”.

“L’enciclopedica opera dell’autore abruzzese, finalmente oggi tornata alla luce in ristampa anastatica grazie alla Fondazione Carispaq, sarà certamente riscoperta e goduta non solo come viva testimonianza storica, ma come straordinario esempio di sperimentazione linguistica; il suo alto e raffinato ‘volgare’, la sua eccentrica inventiva autoriale, il gusto per una narrazione moderna e appassionante saranno di qui a venire, sperabilmente, le sue migliori e più autentiche ambizioni” conclude Cavalli.

Nonostante il raro materiale a disposizione da poter studiare, Pietro Antonio Corsignani appare uno dei letterati marsicani più importanti del settecento.

“Non di meno, la stessa ricerca ha portato – aggiunge lo scrittore Sergio Iacoboni – a identificare quello che resta vivo del Corsignani, della sua visione della storia riunita in uno stile particolare e distintivo, per toni e contenuti. Cogliere un’esigenza dell’anima dove il confine con la verità talvolta sfuma nella passione di chi, come il Corsignani, vede la propria dimensione  spirituale riannodata alle tante comunità della sua Reggia Marsicana, fatta di chiese, santi, miracoli e leggende, ed ancora di antichi conti e le tante castella, fiumi e laghi, ma soprattutto di uomini e donne, epigoni, nel loro insieme, di una sacralità popolare irrinunciabile”.

Commenti da Facebook

RIPRODUZIONE RISERVATA
Download in PDF©


    Ti potrebbe interessare:

    ARTICOLI PIÙ VISTI: