LEI NON VUOLE FARE SESSO, IL MARITO PUO’ ANDARE VIA DI CASA CON L’AMANTE

6 Febbraio 2014 10:45

Pescara -

PESCARA – Lui abbandona il tetto coniugale perché la moglie sta facendo un vero e proprio 'sciopero del sesso' e la Cassazione gli dà ragione.

Quest'ultima, infatti, ha negato l'addebito della separazione a un marito di Pescara che aveva chiesto la separazione dalla moglie con la quale dal 2000, anno in cui era nato il figlio, non aveva più avuto rapporti sessuali.





L'uomo, non sopportando più di “andare in bianco” con la moglie, ha lasciato il tetto coniugale per andare a convivere con una nuova partner.

Da qui la richiesta della moglie di addebitare la colpa della separazione al marito.

La Suprema Corte ha però bocciato la richiesta della donna, dando il dovuto peso alla “violazione dei doveri coniugali” da parte della moglie.





Il no all'addebito della separazione al marito era stato già espresso dalla Corte d'appello dell'Aquila il 21 febbraio 2012 dopo aver ascoltato le dichiarazioni dell'uomo che aveva spiegato di “essere andato via di casa perché la situazione familiare non era più sopportabile e che dalla nascita del figlio non vi erano stati più rapporti sessuali tra i coniugi”.

Bocciata anche la richiesta della donna di risarcimento danni (in sede di separazione il Tribunale di Pescara, settembre 2010, ha imposto all'ex marito un assegno di mantenimento per il figlio, per il quale è stato disposto l'affido condiviso, pari a 350 euro al mese).

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