LEGGE RICOSTRUZIONE: L’ITER PARLAMENTARE RICOMINCIA DA ZERO

6 Marzo 2015 14:15

L'Aquila -

L’AQUILA – Ci vorrà un bel po’ per mettere in moto l’iter parlamentare dell’attesa legge che riscrive le regole della ricostruzione privata post-sisma del 6 aprile 2009.

Un progetto nato l’estate scorsa su iniziativa dell’allora sottosegretario all’Economia con delega alla ricostruzione Giovanni Legnini, e poi arenatosi quando quest’ultimo ha lasciato governo e Parlamento per diventare vice presidente del Consiglio superiore della magistratura.





Complici la mancanza di un interlocutore per mesi e mesi e anche le successive e delicate scadenze parlamentari dell’autunno e inverno successivi, dalla legge di stabilità al decreto Sblocca Italia, dalla riforma della legge elettorale fino al Jobs Act, per non dire dell’elezione del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il progetto è rimasto in un cassetto a palazzo Chigi.

Questo significa che non è mai cominciato l’iter parlamentare che, appunto, ora dovrà partire da zero. Il reboot viene curato dalla senatrice aquilana Stefania Pezzopane in tandem con il successore di Legnini come sottosegretario alla Ricostruzione, Paola De Micheli.





In questi giorni, come già annunciato dalla Pezzopane, il testo di legge di base, quello di Legnini, già anticipato da AbruzzoWeb nel lontano 1° settembre 2014, sta girando tra sindaci del “cratere”, associazioni di categoria, enti vari e quant’altro, con l’invito, anzi, il pungolo, a fornire indicazioni utili a stilare una nuova bozza alla luce del tempo che è passato e delle necessità cambiate.

Il cardine della proposta Legnini era l’irrigidimento degli appalti di ricostruzione privata con l’applicazione di alcune delle regole degli appalti pubblici, per evitare la corruzione, fermare lo strapotere degli amministratori di condominio e presidenti di consorzi e garantire maggiore trasparenza. (alb.or.)

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