LAVORO: ”ISTAT FOTOGRAFA CATASTROFE, TORNARE AD ASSUMERE NEL PUBBLICO”

23 Giugno 2017 20:58

Regione -

L'AQUILA – “Impressiona il rapporto annuale dell’Istat che mostra un quadro del nostro paese allarmante, e ancor più dell’Abruzzo. E una soluzione è quella di tornare ad assumere nella pubblica amministrazione”.

Lo dichiara in una nota Giuseppe De Angelis, segretario regionale Uil funzione pubblica e Antonio Ginnetti della Segreteria Regionale Uil Fp, che colgono l’ocasione offerti dai dati impietosi del rapporto Istat in particlari quelli della dilagante disoccupazione per chiedere la stabilizzazione degli oltre 1000 precari che da anni operano nel Servizio Sanitario della Regione Abruzzo, e una rinnovata politica di assunzione nella pubblica amministrazione.





“I giovani in continua diminuzione di opportunità – si legge nella nota – hanno difficoltà ad inserirsi nel mercato del lavoro. Certamente anche il blocco del turn over nella Pubblica Amministrazione, che prosegue ormai da anni, ha contribuito ad aumentare la disoccupazione giovanile. Senza un ricambio generazionale i dipendenti pubblici sono calati nel 2015 del 6,9 per cento rispetto a quelli in servizio nel 2007, in valore assoluto la riduzione è di 237.220 dipendenti, si è innalzata l’età media ben sopra i 50 anni dei lavoratori; tutto questo ha causato come ovvia conseguenza una progressiva riduzione della quantità e qualità dei servizi offerti ai cittadini soprattutto nel settore Sanità”.  

Un altro dato allarmante evidenza la Uil, è “certamente l’aumento delle persone che rinunciano alle prestazione sanitarie, passate, per esempio, nel caso delle visite specialiste dal 4 al 6,5 per cento in pochi anni. Una situazione al limite che stiamo denunciando da anni, e che il Sistema sanitario nazionale è stato sottoposto negli ultimi anni a notevoli restrizioni finanziarie, di personale: 40.000 in meno del personale Ssn negli ultimi 6 anni. Tutto ciò sta producendo effetti preoccupanti sulla capacità di erogare i servizi e sul loro funzionamento, contribuendo ad alimentare le gravi disomogeneità presenti tra le varie Regioni e di conseguenza l’equità del sistema”.

“Pensiamo sia davvero arrivato il momento – prosegue la nota della Uil – di investire nella pubblica amministrazione. Un primo passo si potrebbe fare con l’applicazione del recente Decreto Madia sul Pubblico impiego, attraverso la stabilizzazione dei precari con un piano straordinario per le assunzioni che coprirà il triennio che va dal 2018 al 2020: parliamo di una possibile platea in Italia di circa 50.000 nuovi ingressi stabili”.





“Naturalmente su questi temi – viene al dunque la Uil – la Regione Abruzzo non fa eccezione, il ragionamento è ormai avviato, vista l’apertura al dialogo tra il sindacato, la Direzione Aziendale Asl1 e l’assessore regionale alla Sanità Silvio Paolucci, con l’incontro avvenuto a Palazzo Silone il 20 giugno 2017. Nell'occasione si è registrato un primo avvicinamento tra le parti, che ha portato ad una riduzione dei tagli previsti sul personale Asl1, con un impegno sia dell’assessore regionale  Paolucci a recuperare 2 milioni di euro da reinvestire sul personale, mentre al direttore generale Rinaldo Tordera è stato chiesto di ridurre lo sforamento su altri capitoli di spesa. Inoltre, sempre da parte dell’Assessore, è stata annunciata l’assunzione a tempo determinato di personale per il periodo luglio e agosto al fine di consentire la fruizione delle ferie estive ai lavoratori della Asl1”.

 

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