L’AQUILA:SPLENDE FACCIATA DI PALAZZO CRICCHI, FINE LAVORI IN UN ANNO

di Marianna Galeota

1 Luglio 2015 12:00

L'Aquila -

L'AQUILA –  Tornano a risplendere e impreziosire via Leosini e piazza Santa Maria Paganica, in centro storico all'Aquila, le facciate del settecentesco palazzo Cricchi Ciuffini Volpe.

Gli interventi di ristrutturazione e consolidamento sismico della parte retrostante dell'edificio, diviso in due, sono infatti ultimate, mentre sono ancora in corso quelle della porzione di palazzo che affaccia sul corso. 

In quella parte di edificio sarà utilizzata una tecnica innovativa di isolamento sismico, come spiega l'ingegnere Riccardo Vetturini: “La facciata in via Leosini è completa al 70 per cento, manca infatti la parte che si ricongiunge con il corso perché in quel punto dovremo intervenire mettendo degli isolatori alla base con una tecnica già utilizzata per la Silvestrella”.

I lavori al palazzo costeranno circa 6,5 milioni di euro. 





“Realizzaremo l'isolamento alla base di un edificio in muratura esistente e di pregio storico artistico – afferma l'ingegnere – Separeremo il palazzo dal terreno mediante la costruzione di un nuovo sistema fondale che prevede al suo interno un piano orizzontale di scorrimento che è regolato da isolatori sismici che dissipano l'energia in fase sismica”. 

Nella porzione retrostante del palazzo, di minore pregio storico e che affaccia su piazza Santa Maria Paganica, “sono state adottate invece tecniche più tradizionali di consolidamento sismico”, aggiunge.  

Il palazzo che ha un impianto antecedente al settecento era originariamente caratterizzato da due edifici, in un secondo tempo fusi in uno solo. 

“L'edificio presenta una complessità architettonica elevata sia nei quattro prospetti esterni sia nei prospetti interni del cortile – spiega Vetturini – La complessità deriva in particolar modo dal fatto il fabbricato era composto in origine da due edifici distinti, uniti poi in corrispondenza del loggiato”.





Una complessità strutturale che rende l’edifico di particolare pregio architettonico. 

“Tutti i prospetti hanno una caratterizzazione di elevata fattura nelle aperture, nelle proporzioni e nei decori – specifica Vetturini- Infine non si può non trascurare la bellezza dell’altana che si solleva dalla copertura del parte di edificio che affaccia sul corso anch’essa di ottima fattura nelle proporzioni e nelle aperture”.

Tra gli elementi di pregio di palazzo Cricchi, anche le decorazioni a stucco dei due androni delle scale interne. 

“Il primo, dal quale si accede alla scala sul Corso, è un ambiente molto raffinato, alto più di cinque metri, con una volta a botte tinteggiata – conclude – Il secondo, dal quale si accede invece alla scala sul cortile interno, presenta un vano a pianta quadrata a tutt’altezza con volta a vela interamente decorata, purtroppo però completamente crollata”.

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