L’AQUILA RUGBY: LA CORDATA ORA CERCA I FONDI ”SALVATAGGIO PER L’IMMEDIATO, MA MANCA L’OK FIR”

di Roberto Santilli

21 Giugno 2014 17:37

L'Aquila - Sport

L’AQUILA – “Il nostro è un atto transitorio, di salvataggio immediato. Se in federazione andrà tutto per il verso giusto, si dovrà lavorare per trovare i fondi necessari all’iscrizione al campionato e alla sopravvivenza di una società importantissima che tra 2 anni ne compirà 80”.

Lo afferma ad AbruzzoWeb Fulvio Angelini, personaggio della politica locale e imprenditore nel settore restauri, già presidente del comitato regionale Fir, uno dei nomi della cordata aquilana con a capo Mauro Zaffiri che si è impegnata nell’operazione di acquisizione del titolo sportivo dell’Aquila Rugby 1936, società pentascudettata del capoluogo d’Abruzzo divorata dai debiti ma appena tornata nel campionato dei grandi, quello di Eccellenza.

La società del presidente Augusto Iovenitti ha dunque ceduto il titolo sportivo all'Aquila Rugby Club Arl, una cooperativa, ma ci sarà da aspettare un mesetto o giù di lì per avere il parere della Federazione italiana rugby su questa operazione.

Insieme a Zaffiri, attuale direttore sportivo neroverde, che dovrebbe ricoprire la carica di presidente con la nuova società, oltre a Fulvio Angelini, ci sono Fulvio Vincenzo Giuliani e Aldo Zecca.





“È successo tutto negli ultimi giorni – racconta Angelini – qualcosa di veramente ‘cotto e mangiato’. Mi sono reso immediatamente disponibile per realizzare un soggetto momentaneo, temporaneo, per raccogliere il titolo e agire senza vincoli e debiti per permettere l’iscrizione della squadra al campionato. La chiamerei ‘operazione ponte’, che deve aprirsi a raccogliere energie, fondi, per poi trasformarsi. In questi giorni il ruolo di Zaffiri è fondamentale, ha una conoscenza della situazione al dettaglio”.

“Quello dei soldi – continua Angelini – è un tema ovviamente determinante, ci sono già delle energie disponibili ma a patto che non vi siano di mezzo i debiti. Nell’arco di un mese si saprà tutto. Speriamo che la Fir accetti questa procedura e garantisca la sopravvivenza nella massima serie. Poi in estate si dovrà lavorare per costruire la vera, nuova società. Di più non possiamo”.

Angelini tiene però a precisare, “da appassionato del rugby aquilano”, che se ci fosse stata la possibilità da parte di Iovenitti e company di cedere il titolo ad altri, “che so, alla Gran Sasso Rugby, per me e per gli altri sarebbe stato comunque un bene. Il bene dell’Aquila Rugby”.

Sul groppone della 1936 grava un debito di 300 mila euro che, secondo Angelini, “verrà compreso nella soluzione direi a questo punto inevitabile, quella della messa in liquidazione della vecchia società. In vita c’è ancora un mutuo della Polisportiva, ma si tratta di una cifra abbordabile che non creerà problemi ai nuovi – conclude – cui ovviamente spetterà il pagamento di dirigenti e giocatori”.

IL SALVATAGGIO

Svolta per L’Aquila Rugby 1936, appena tornata nel campionato dei grandi, quello di Eccellenza.





La società neroverde del presidente Augusto Iovenitti ha ceduto il titolo sportivo all'Aquila Rugby Club arl.

Se andrà tutto liscio in sede federale, spazio a L’Aquila Rugby Club, una cooperativa Arl. Adesso resta da capire come reperire i fondi per disputare il campionato.

La cordata che vuole rilevare il glorioso sodalizio è guidata da uno dei nomi storici del rugby aquilano, Mauro Zaffiri, attuale direttore sportivo e papà del capitano Maurizio. A lui il ruolo di presidente.

Insieme a lui gli aquilani Fulvio Angelini, Fulvio Vincenzo Giuliani e Aldo Zecca.

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