L’AQUILA: RITORNA LA BOLLA DOPO LA TRASFERTA A EXPO, QUEI MESI UN PO’ IN SORDINA

26 Novembre 2015 16:37

L'Aquila - Gallerie Fotografiche

L'AQUILA – “La Bolla del Perdono, il grande dono di Celestino V alla città dell'Aquila, è tornata a casa”.

Lo ha annunciato il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, sulla propria bacheca Facebook, pubblicando da vero esperto di social network un video dello scartamento del prezioso documento papale, che dal 1294 ha istituito l'annuale giubileo aquilano, la Perdonanza Celestiniana, di ritorno dall'Expo Milano 2015.

Il luogo del disvelamento della teca di plastica è la Scuola ispettori e soprintendenti della Guardia di finanza a Coppito, quella che ha ospitato tutti gli uffici pubblici dopo il terremoto e il G8 nel luglio 2009, in una zona sicura ma anche adatta alla giusta conservazione del documento.





All'esposizione universale la Bolla ha figurato, assieme ad altre 199 opere d’arte, per lo più quadri e sculture selezionate dal critico Vittorio Sgarbi, nella mostra “Il tesoro d’Italia” che ha arricchito il padiglione dedicato al colosso della ristorazione Eataly.

Come documentato nei mesi “calienti” dell'Expo dal reportage di AbruzzoWeb, tuttavia, la Bolla è finita nell'anonimato, contraddistinta da una semplice etichetta neanche troppo esplicativa e senza rimandi a siti web che pubblicizzassero l'evento aquilano.

Una pubblicità zero, insomma, vista anche l'assenza di volantini e brochure, e un'occasione persa, al contrario di quanto promesso dal coordinatore del Comitato Perdonanza, Alfredo Moroni, e dallo stesso Cialente, che con questo giornale l'ha buttata sul sarcasmo: “Ci volevate le cubiste?”.





Cialente ha poi diffuso una nota sul gran rientro. “Questa mattina, la signora Luana Masciovecchio l’ha riposizionata nella sua casa provvisoria nel caveau della Scuola della Guardia di finanza che dall’8 di aprile del 2009, quando fu recuperata tra le macerie dai nostri operai commossi, viene ospitata e protetta”.

“Torna dopo essere stata visionata da milioni di persone che all’Expo l’hanno ammirata tra 100 capolavori italiani, quelli che hanno segnato nel mondo il ruolo della penisola – prosegue – L’abbiamo esposta con orgoglio e con gioia ne festeggiamo il ritorno”.

“Ancora una volta ringrazio il Gen. Michele Carbone, comandante della Scuola della Guardia di finanza, che conferma sempre di più di essere un grande amico delle aquilane e degli aquilani”, ha concluso. (alb.or.)

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