L'AQUILA – L'Aquila ha oggi commemorato, a 71 anni dal loro eccidio, i Nove Martiri, ragazzi tra i 17 e 21 anni, aquilani, fucilati nel '43 dagli occupanti tedeschi.
La cerimonia nella caserma Pasquali-Campomizzi, con la deposizione della corona sul cippo ricordo posto nel luogo della fucilazione, situato proprio all'interno dell'attuale sede del 9 Reggimento alpini.
Tentavano di organizzarsi contro l'invasore, ma furono arrestati dai paracadutisti tedeschi nei boschi vicini a Collebrincioni, dopo un impari conflitto, ritenuto uno dei primi scontri tra civili e militari tedeschi.
I 9 ragazzi, condotti alla Pasquali-Campomizzi, furono barbaramente trucidati dopo essere stati costretti a scavare due fosse comuni.
Un picchetto composto dalle penne nere aquilane ha reso gli onori militari ai giovani martiri.
Alla presenza del prefetto dell'Aquila, Francesco Alecci, di autorità civili, militari e religiose della città, avvolte da una cornice di cittadini aquilani accorsi per l'occasione in caserma, è stato ricordato “il valore e il coraggio di quei nove ragazzi che per la libertà e la liberazione della città sacrificarono le loro giovani vite”.
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