L’AQUILA: RICATTO AL PRETE, GLI SMS A LUCI ROSSE ”QUANTO CE L’HAI LUNGO?”; INCHIESTA IN CURIA

5 Febbraio 2015 17:25

L'Aquila - Cronaca

L’AQUILA – Erano sms molto sboccati, come “Ma tu quanto ce l’hai lungo?” oppure “In questo momento ce l’hai duro?”, quelli che partivano dal telefonino di un sacerdote dell’Aquilano, indirizzati allo studente israeliano che è stato smascherato nel tentativo di ricattare il religioso dopo avergli estorto circa 8 mila euro.

A diffondere i messaggini è il quotidiano Il Messaggero. Parole che aumentano l’imbarazzo per la vicenda che ha visto protagonista l’ignoto prete e Mehrez Amara, 28 anni, iscritto al dipartimento di Medicina e residente negli alloggi della residenza San Carlo Borromeo tra le frazioni Coppito e Preturo, gestita dalla Curia.





Intanto gli avvocati che assistono Amara, Massimiliano ed Ernesto Venta, hanno presentato istanza di scarcerazione per il giovane, attualmente rinchiuso nel carcere delle Costarelle a Preturo in attesa di convalida dopo essere stato arrestato in flagranza di reato dalla polizia, alla quale si era rivolto il sacerdote, stufo delle minacce.

Intanto la Curia non ha preso ancora provvedimenti nei confronti del parroco. Secondo quanto diffuso dal quotidiano Il Centro, in base al Codice di diritto canonico il parroco potrebbe essere rimosso per “grave danno o turbamento alla comunione ecclesiale”.





Ma eventuali sanzioni verranno inflitte dall’arcivescovo metropolita, monsignor Giuseppe Petrocchi, solo dopo l’indagine interna dell’Arcidiocesi, la “investigatio praevia” sulla quale vige strettissimo riserbo.

Sempre secondo quanto si è appreso, comunque, il prete ricattato continua ad amministrare i sacramenti. In attesa dell’interrogatorio del suo aguzzino.

Commenti da Facebook

RIPRODUZIONE RISERVATA
Download in PDF©


    Ti potrebbe interessare:

    ARTICOLI PIÙ VISTI: