L’AQUILA: PIETRUCCI, ”STOP RITARDI AI LAVORI SEDI PUBBLICHE IN CENTRO”

22 Febbraio 2015 19:36

L'Aquila -

L’AQUILA – Favorire nell’immediato un incontro fra le amministrazioni pubbliche attualmente dislocate nelle zone periferiche dell’Aquila, l’Ufficio speciale per la ricostruzione del capoluogo (Usra), il Provveditorato interregionale alle Opere Pubbliche Lazio-Abruzzo-Sardegna, le associazioni di categoria, alfine di “stabilire strategie e cronoprogramma che definiscano i tempi dei rientri di uffici, artigiani e commercianti in centro storico”.

È l’impegno che si è assunto il consigliere regionale aquilano del Partito democratico Pierpaolo Pietrucci, in merito alla velocizzazione dei percorsi per arrivare alla cantierizzazione degli interventi di recupero del patrimonio pubblico in centro storico, in particolare da quello comunale.

Per l’esponente democrat “non sono più ammissibili ritardi e lungaggini burocratiche che blocchino i progetti e i lavori di cantieramento della ricostruzione pubblica”.





Una presa di posizione “pepata” anche nei confronti del sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, di cui Pietrucci è stato capo di gabinetto prima che il rapporto si interrompesse burrascosamente, e in generale di stimolo verso l’intera amministrazione comunale.

La programmazione, secondo Pietrucci, deve comprendere anche “un sistema di parcheggi e dei trasporti che, se non condiviso e pianificato secondo le linee tracciate dal Comune dell’Aquila con il Pum (Piano urbano della mobilità, ndr) rischiano di rappresentare un reale ostacolo alla vivibilità del centro storico”.

L’intervento di Pietrucci muove anche da notizie di stampa sulla ipotesi di delocalizzare la sede del Comune dell’Aquila nell’area dell’ex ospedale psichiatrico di Collemaggio e si incrocia con il via libera all’appalto di 12 milioni di euro per il recupero di palazzo Margherita, la sede municipale in pieno centro storico a piazza Palazzo.





“Come già dichiarato qualche mese fa, penso che restituire il centro storico agli aquilani voglia dire prima di tutto mantenere ben salde le postazioni degli uffici comunali, tornando a utilizzare l’ingente patrimonio pubblico dislocato in centro storico”, ha continuato Pietrucci, che ha elencato “tanto per essere ancora più pragmatici”, il seguente patrimonio immobiliare comunale: Palazzo Margherita (piazza Palazzo), via Sassa (ex scuola Patini), via Maiella (ex liceo Scientifico), San Bernardino (l’intero ex distretto militare), corso Umberto (ex museo Santa Maria dei Raccomandati), oltre a palazzo Quinzi, l’immobile in piazza della Lauretana e altri immobili concessi alla Provincia per le scuole.

“Sulle ragioni di questa scelta sarebbe persino inutile tornare, in virtù del fatto che riportare il Comune in centro, oltre a dare una evidente spinta alla sua ricostruzione, renderebbe nuovamente vivibile la città, anche dal punto di vista sociale, commerciale e culturale – ha spiegato ancora – E soprattutto non verrebbero sprecati danari in più per costruire sedi temporanee. Se l’obiettivo è riportare sedi in centro storico e non operare scelte azzardate facendo salti nel buio e sprecando denaro pubblico, concentriamo le nostre forze su questo”.

“Pensiamo al recupero del patrimonio architettonico e della qualità della vita per restituire il centro storico ai suoi cittadini, un centro omogeneo, dove il patrimonio privato si armonizzi nuovamente con quello pubblico”, ha concluso Pietrucci.

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