L’AQUILA: NIDI IN CRISI, APLCV ”PROROGHE POSSIBILI MA COMUNE NON SA”

3 Settembre 2015 16:57

L'Aquila -

L’AQUILA – Prosegue l’allarme tra una sessantina di famiglie aquilane che nei giorni scorsi hanno ricevuto telefonate dal settore Diritto allo studio del Comune dell’Aquila, che invita a cambiare asilo per il prossimo anno.

Il problema è il Jobs Act varato dal governo Renzi, che rende impossibile la proroga dei contratti dei lavoratori che hanno superato 36 mesi di servizio, tagliola che colpisce le educatrici ma anche tanti altri precari comunali.

Così, come confermato oggi in un incontro con la stampa, lunedì 7 non riapriranno l’asilo nido “Ape Tau” della frazione di Coppito né quello di Pile “Primo maggio”, ma i bambini per i quali i genitori hanno chiesto la riconferma confluiranno al “Viale Giovanni XXIII”, ospitato nel modulo scolastico a uso provvisorio (Musp) di via Ficara.

Tuttavia il gruppo consiliare Appello per L’Aquila che vogliamo, che rappresenta l’opposizione civica, in una nota ha fatto notare che la recente circolare numero 3/2015 del 2 settembre scorso a firma del ministro per la Funzione pubblica Marianna Madia potrebbe risolvere l’impasse, dato che “prevede che sarà dato il tempo agli enti territoriali di stabilizzare i precari, potendo nel frattempo rinnovare contratti a tempo determinato per garantire la costante erogazione del servizio scolastico ed educativo senza incorrere in sanzioni”.





I civici ipotizzano, tuttavia, la “non conoscenza della nuova circolare” da parte del Comune.

A replicare l’assessore al Personale Betty Leone: “L’amministrazione è bene a conoscenza della circolare ma il testo presenta sotto il profilo tecnico e normativo degli aspetti che necessitano di approfondimenti ai fini di verificarne l’effettiva applicabilità al nostro caso”.

APLCV: “PROROGHE POSSIBILI MA IL COMUNE NON SA”

“Alle educatrici degli asili nido può essere rinnovato il contratto a tempo determinato, nonostante abbiano maturato contratti a tempo determinato superiori ai 36 mesi. Sembra quindi possa risolversi il problema della chiusura di due asili comunali su tre con conseguenza affidamento del servizio ai privati deciso dall'amministrazione comunale”.





Lo scrive in una nota il gruppo consiliare Appello per L'Aquila che vogliamo che rappresenta l’opposizione civica nel Consiglio comunale del capoluogo, facendo riferimento alla circolare numero 3/2015 del 2 settembre scorso a firma del ministro per la Funzione pubblica Marianna Madia che potrebbe risolvere l’impasse nei nidi cittadini, che rischia di portare a due chiusure tra le polemiche.

“La circolare ministeriale prevede che sarà dato il tempo agli enti territoriali di stabilizzare i precari, potendo nel frattempo rinnovare contratti a tempo determinato per ‘garantire la costante erogazione del servizio scolastico ed educativo’ senza incorrere in sanzioni – scrive Aplcv – Di conseguenza chiediamo che il Comune, fin da oggi, come sta già facendo quello di Roma, inizi a redigere la proroga dei contratti e studi un piano di assunzione per stabilizzare entro il prossimo anno tutti i precari degli asili”.

Secondo Aplcv, che in Consiglio ha i consiglieri Ettore Di Cesare e Vincenzo Vittorini, “fa specie il fatto che ancora stamattina in conferenza stampa il sindaco e due assessori non fossero a conoscenza delle nuove disposizioni ministeriali e abbiamo ribadito il piano di chiusura degli asili. Non capiamo se il perdurare di questa posizione sia dovuta alla non conoscenza della nuova circolare – accusa – Quello che sappiamo è che altri Comuni, con il medesimo problema, già oggi stanno procedendo con la firma dei nuovi contratti. Non ci sono più scuse per procedere diversamente”.

“Si proceda dunque velocemente, è una vittoria per tutta la città, che non perde una delle sue poche eccellenze, per le educatrici e, soprattutto, per i nostri bambini”, concludono.

Commenti da Facebook

RIPRODUZIONE RISERVATA
Download in PDF©


    Ti potrebbe interessare:

    ARTICOLI PIÙ VISTI: