L’AQUILA: MURA, DALLA REGIONE RITARDI NEI PAGAMENTI; CI PENSA IL COMUNE

4 Maggio 2016 13:59

L'Aquila - Cronaca

L'AQUILA – Il Comune dell'Aquila è costretto ad anticipare 730 mila euro per il pagamento delle ditte impiegate nel restauro delle mura cittadine a causa dei ritardi nel trasferimento dei fondi da parte della Regione Abruzzo. 

Ne dà notizia il segretario ai Beni culturali ad interim Berardino Di Vincenzo che parla “di un possibile rallentamento dei lavori. La Soprintendenza deve infatti ancora saldare il conto alle ditte che si sono occupate del restauro e dei camminamenti del tratto di mura di viale delle Croce Rossa”. 

In attesa dell’arrivo dei 30 milioni di euro stanziati per la città dal Piano strategico turismo e cultura del ministero e che in parte saranno destinati alle mura, l'architetto sottolinea: “Aspettiamo circa un milione di euro per poter pagare le ditte – spiega – Siamo molto preoccupati per la prosecuzione dei lavori.





La Regione dovrebbe trasferirli al Comune che poi si occupa di saldare i lavori. Abbiamo fatto gli stati di avanzamento e li abbiamo già inviati al Comune, ma fino ad ora è stato tutto fermo”.

I soldi che tardano ad arrivare fanno parte dell’ultima tranche 2015 dei fondi Por Fesr 2007-2013, 8 milioni totali, destinati al recupero della cinta muraria e assegnati alla Regione.

Il recupero delle mura di viale della Croce Rossa inoltre deve essere completato fino a Porta Barete. 





“Si tratta di fondi il cui stato di avanzamento è maturato tra la fine del 2015 e l’inizio del 2016 – sottolinea – Il segretariato fa gli appalti, i lavori e la contabilità delle opere e sulla base di questi atti la Regione deve trasferire i fondi al Comune”. 

A rassicurare Di Vincenzo, l’assessore alla Ricostruzione Pietro Di Stefano che garantisce un anticipo delle somme da parte del Comune. 

“Faremo un ulteriore anticipo di 730 mila euro oltre a quello già fatto in precedenza – conclude l'assessore – Abbiamo fatto una determina di anticipo di cassa oggi (ieri per chi legge) e la Regione pagherà a rendicontazione e poi anticiperà di nuovo se i trasferimenti non saranno fatti per tempo. I lavori devono andare avanti in ogni caso perché ci sono i contratti”.

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