L’AQUILA – Una vera e propria “mini città” che fonderà ricostruzione e movida, botteghe artigianali e innovazione, affari con strutture aggregative per giovani e famiglie aquilane.
Sarà realizzata con le migliori tecnologie e nel rispetto dell’ambiente nella zona del Torrione, all’immediata periferia del capoluogo, quartiere destinato a diventare il fulcro centrale della vita del capoluogo in assenza del centro storico spezzato dal sisma.
Nasce con l’ambizioso scopo di far tornare la vita “16 ore su 24” il progetto del centro polivalente “Papa Celestino V”, un piano da molti milioni di euro plasmato dall’imprenditore Mario Manganaro che nel 2008 acquistò dall’Enel un’area di circa 10 mila metri quadrati che ora vuole far sbocciare.
L’area è compresa all’interno di un quadrilatero tra via Alessandro Volta, vicino alla sede Enel, via Ettore Moschino,via Cardinale Mazzarino e via Massimo Leli.
“Nel mio progetto – spiega Manganaro – ho previsto attività commerciali e direzionali ma anche per studi professionali e aree abitative residenziali costituite da miniappartamenti, così come il mercato, ormai da mesi, richiede”.
Inoltre, prosegue l’ideatore, “intendo realizzare un’area ludica, diurna e notturna, per tutti i giovani dell’Aquila, offrendo a quest’ultimi luoghi di movida mentre, per tutte le età, uno spazio di aggregazione pensato per sfruttare appieno il tempo libero”.
Un complesso da vivere l’intera giornata tra outlet e negozi “best buy”, ma anche botteghe artigianali e ristoranti sia di cucina tradizionale che mediterranea ed esotica, una specificità questa dell’imprenditore romano che proprio nella Capitale gestisce attività simili.
L’innovazione tecnologica la farà da padrona: è infatti prevista un’integrazione architettonica totale del fotovoltaico mentre gli edifici avranno led con luci di colorazioni varie sulle facciate esterne. Si punterà inoltre al recupero energetico, scambiatore di calore, pannello di gestione globale dell’edificio .
Affinché il complesso sia utilizzabile da parte di chi ci abiterà ma anche di frequentatori occasionali, sono stati previsti due parcheggi multipiano con ingressi che permetteranno l’ingresso e l’uscita sulle varie strade che circondano il lotto.
Resteranno esclusi dall’area gli impianti della centrale, che saranno adeguatamente isolati e resi invisibili, protetti contro elettromagnetismo nel rispetto delle prescrizioni dell’Agenzia regionale per la tutela dell’ambiente (Arta) e Terna Spa ottenuti con le indicazioni per l’edificabilità dell’area.
Complessivamente saranno a disposizione circa 8.535 metri quadrati di parcheggio con complessivi 236 posti auto, dei quali 72 scoperti e 164 coperti.
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