L’AQUILA: MERCATO PIAZZA D’ARMI; FANFANI A GDM, ”MA CHE RICATTO!”

14 Maggio 2012 17:41

L'Aquila - Economia

L’AQUILA – Nessun “ricatto morale” dal Comune dell’Aquila ai venditori ambulanti che prima del terremoto si trovavano a piazza Duomo e che ora dovranno trasferirsi nella piastrona di piazza d’Armi.

A smentire pressioni per un rapido trasferimento e minacce di perdere le licenze denunciate dal candidato sindaco dell’Aquila Giorgio De Matteis è l’assessore comunale al Commercio uscente Marco Fanfani.





Sulla frettolosa inaugurazione del nuovo polo di vendita e la lettera inviata dal Comune riguardo il trasferimento si è scatenata la bagarre, tanto che gli ambulanti di comune accordo hanno rinviato il primo giorno fissato inizialmente per dopodomani, mercoledì 16, rinviando tutto a dopo il ballottaggio per evitare strumentalizzazioni da entrambe le parti.

Da quanto appreso chi non si trasferirà a piazza d’Armi, una minoranza secondo le stime degli operatori, perderà la licenza decennale di tipo “A” che garantisce uno stallo fisso per mantenere quella di tipo “B” che consente la vendita itinerante dove c’è posto secondo certi criteri.

“In relazione alla notizia relativa al rinvio dell’apertura del mercato di piazza D’Armi – scrive Fanfani – vale la pena precisare che abbiamo provveduto a completare ogni adempimento relativo all’insediamento degli ambulanti nello spazio riconsegnatoci dal provveditorato regionale alle Opere pubbliche, di concerto con la Fiva (Federazione italiana venditori ambulanti) Confcommercio L’Aquila)”.





Fanfani spiega che “siamo quindi in attesa di assenso da parte degli interessati per la loro collocazione che può avvenire immediatamente e per loro libera scelta”.
 
“Nessuna pressione o ‘ricatto’ – assicura – sono stati operati pertanto dall’amministrazione comunale, essendo gli ambulanti liberi di aderire o meno alla nuova opportunità di localizzazione del mercato di piazza Duomo”.

“Del tutto fuori luogo e strumentale, quindi – conclude, attaccando Gdm – farne motivo di polemica elettorale, nel momento in cui si sta operando per dare una risposta concreta agli operatori del settore”.

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