L’AQUILA: MASSAGGI CINESI ‘HARD’ DA 30 A 100 EURO IN BASE ALL”EXTRA’

di Elisa Marulli e Filippo Tronca

2 Luglio 2014 12:29

L'Aquila - Cronaca

L'AQUILA – Andava dai 30 ai 100 euro il tariffario delle prestazioni che si svolgevano all'interno dei centri massaggi (due all'Aquila e uno ad Avezzano) al centro di un giro di prostituzione che ha portato all'arresto di quattro citadini di nazionalità cinese.

È quanto emerge dalle carte del giudice per le indagini preliminari Giuseppe Romano Gargarella, che ha disposto gli arresti domiciliari per Fenfen Lin, 26 anni residente all'Aquila, Xuqi Ye, 38 anni residente a Torano Nuovo (Teramo), Rongpu Yang, 37 anni domiciliato all'Aquila. In carcere invece l'altro cittadino cinese, Alex, non meglio identificato.

Come illustrato nel corso della conferenza stampa da Maurilio Grasso, dirigente della Squadra Mobile che ha condotto le indagini, nel centro “Lin massage”, che si trova nella frazione di Pile, le prestazioni sessuali avvenivano anche in orari notturni e si praticavano “in alternativa o in aggiunta al massaggio effettuato”.





In questo centro, in particolare, l'”extra” consisteva nella masturbazione, mentre nell'altro centro massagi aquilano dal nome “Shangai” si consumavano anche rapporti sessuali completi.

I prezzi variavano in base a ciò che le cinesi offrivano: come si legge nell'ordinanza, se le donne si spogliavano nude, facendosi anche toccare le parti intime, il prezzo lievitava.

In media, nel centro “Lin massage”, il tariffario era 30 euro per 10 minuti.

Il giro di prostituzione è stato scoperto anche con l'ausilio di telecamere installate all'interno dei locali.





La Squadra Mobile ha avviato l'inchiesta a settembre 2013. “Servivano elementi probatori forti”, ha spiegato Grasso che ha anche illustrato come venivano attirati i clienti.

“Sul sito di annunci bakeca.it – ha affermato – si rintracciavano i centri in questione. Durante le telefonate intercettate, si è appurato come a domande esplicite da parte dei clienti se si praticassero prestazioni sessuali, i gestori rispondevano negativamente ma invitavano a visitare il centro”.

Sono una decina le prostitute censite dalle foze dell'ordine. I centri massaggi erano gestiti da due gruppi cinesi differenti che si conoscevano ma non costituivano un'unica organizzazione.

Sul fenomeno prostituzione in città, Grasso ha spiegato: “non registriamo un aumento dell'offerta di prostituzione. Su strada non c'è mai stata in maniera significativa, ma è un fenomeno che monitoriamo costantemente. Ci sono donne che praticano la prostituzione in casa, soprattutto sudamericane, ma ciò non costituisce reato perché la legge punisce lo sfruttamento”.

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