L’AQUILA: MALTRATTAMENTI ALL’ASILO, LE OFFESE AI BIMBI, ”SEI UN CICCIONE”

21 Novembre 2014 11:20

L'Aquila - Cronaca

L’AQUILA – Non lascerebbero spazio a molti dubbi i filmati registrati dalle telecamere piazzate all’interno dell’asilo Cip&Ciop in cui vengono mostrati i maltrattamenti da parte delle maestre ai bimbi, tutti con meno di tre anni.

Sono Marika Repele, 23 anni di Frosinone, Giuliana Colaiuda (23) di Barano di Tornimparte e Costantina Bucci (36) di Tornimparte le tre educatrici sospese dall’asilo Cip&Ciop dell’Aquila con l’accusa di maltrattamenti nei confronti di minori.

Le tre sono assistite dagli avvocati Ferdinando e Manuela Paone, mentre l’asilo si è costituito parte offesa nel procedimento, ed è rappresentato dall’avvocato Pierluigi Pezzopane.

A denunciare i comportamenti negativi delle educatrici sono state due tirocinanti, Cristina Giancristofaro e Samantha Battistelli, che hanno lasciato subito la struttura.

In tutto sono 11 i minori maltrattati e 33 gli episodi di maltrattamento contestati dalla Procura.

Le denuncianti hanno riferito che ai bimbi sarebbero state rivolte offese come “sei pazzo”, “sei un ciccione”, ma anche parolacce.





I filmati mostrano anche strattonamenti “con vigore”, e punizioni “mettendoli all’angolo o con il seggiolone rivolto verso il muro o ancora lasciandoli da soli in una stanza; in un caso, solo in uno, le riprese video effettuate hanno evidenziato pure uno scappellotto dato da una maestra a un bimbo; in due casi, solo in due, si è visto forzare i bambini nell’alimentazione, costringendoli ad ingoiare, loro malgrado, il cibo”.

Le indagini sono nate dalla denuncia di due educatrici tirocinanti (andate volontariamente subito via dall’asilo), coordinate dal Procuratore Fausto Cardella e dirette dal sostituto procuratore David Mancini, e si sono svolte nel periodo compreso tra il 21 luglio e il 9 agosto 2014 e dal 25 agosto e il 5 settembre di quest’anno.

I VIDEO: “BIMBI PER 4 ORE NEL SEGGIOLONE, E LE MAESTRE STAVANO AL TELEFONO”

Iniziano il 22 luglio 2014 alle ore 9.52 le registrazioni dei video all’interno dell’asilo Cip&Ciop dell’Aquila, dove tre educatrici sono state sospese con l’accusa di maltrattamenti da parte della Procura della Repubblica dell’Aquila.

Circa un mese prima, il 12 giugno, era stata sporta la denuncia da parte di due tirocinanti che avevano smesso subito di frequentare la struttura “non potendo sopportare i soprusi e i maltrattamenti nei  confronti dei bambini”, come si legge nell’ordinanza del gip Guendalina Buccella.

Urla, offese, il tutto in condizioni igieniche carenti, si legge nel provvedimento, “mangiando e giocando i bambini sullo stesso tavolo, bevendo tutti dallo stesso bicchiere-biberon e venendo imboccati con lo stesso cucchiaino”.

Ben 33 i comportamenti sotto accusa, filmati dalle telecamere.





Come quello accaduto il giorno stesso dell’inizio delle registrazioni, con un bimbo che fa cadere l’acqua e “la maestra, in modo astioso, lo obbliga a lavarsi la faccia con l’acqua fatta cadere in precedenza; si nota il bambini, nei minuti successivi, impegnato a cercare di asciugarsi da solo il volto bagnato”.

Tre giorni dopo, una maestra, “in modo spartano, imbocca i bambini più piccoli, piegandogli con una mano la testa indietro e utilizzando l’altra mano per inserire il cibo in bocca”.

I bambini, stando alle descrizioni dei video contenute nell’ordinanza, venivano lasciati molte ore nei seggioloni, senza essere cambiati.

Un bambino “alle 9.40 viene preso dalla maestra mentre gioca nei pressi della piscina delle palline, viene portato nella sala da pranzo, messo seduto all’interno del seggiolone e ivi lasciato fino alle ore 13.00”.

Nell’ordinanza, si legge come altri bambini siano stati lasciati anche 4 ore nel seggiolone. Una maestra viene descritta come “impegnata di continuo a messaggiare con il cellulare”.

In un altro episodio una delle maestre, dopo aver lasciato da sola in una stanza una bimba sul seggiolone per punizione, “nell'uscire dalla cucina le dà della cretina”. Elisa Marulli

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