L’AQUILA: LAVORI PUBBLICI, ASSESSORE CERCASI; BUCHE E ROTATORIE PROVVISORIE

di Giulia Di Cesare

15 Marzo 2015 10:39

L'Aquila -

L’AQUILA – Una lotta senza fine, quella che vede contrapposti autisti e pedoni dell'Aquila da una parte e le strade del capoluogo dall’altra.

Guardando con un po’ più di attenzione, e grazie anche alle segnalazioni di molti lettori, si nota come in città ormai siano pochissime le linee a terra visibili e ancora meno le strisce pedonali chiaramente distinguibili.

Inoltre, si aggiungono rotatorie create con spartitraffico mobili, usati per delimitare spazi di percorrenza e direzione di marcia senza il supporto dei necessari segnali orizzontali, come quella che ha sostituito il tristemente noto “vallo di Pettino” che divideva in due il quartiere periferico più popoloso della città costringendo a un grande giro per cambiare zona.

Un esempio lampante, infatti, sono le due rotatorie nella zona Ovest dell’Aquila, nelle vicinanze dell’ospedale San Salvatore.





La rotatoria creata nell’incrocio tra via Alessandro Manzoni e via della Comunità europea appare abbandonata a se stessa, con i lavori per creare una struttura in muratura iniziati, ma mai portati a termine. 

Situazione ancora più complicata è quella presente all’incrocio tra la strada statale 80 e via dei Medici. In questo punto sono state create rotatorie e isole spartitraffico sempre con moduli provvisori, ma il punto, essendo molto trafficato, spesso diventa caotico.

Da segnalare, inoltre, l’assenza di manutenzione per quanto riguarda marciapiedi e strisce pedonali, nonostante nelle immediate vicinanze ci sia una scuola elementare. 

Le strisce pedonali sono ormai cancellate in moltissimi punti della città, anche e soprattutto in luoghi in cui avrebbero un ruolo cruciale, per esempio davanti a scuole o su strade molto trafficate, dove ormai attraversare sembra diventata un’impresa titanica. 





Da non dimenticare, infine, il manto stradale che, usurato dai mezzi pesanti e le intemperie, risulta ormai in pessime condizioni con buche enormi che rischiano di danneggiare gravemente le autovetture.

Una situazione che nasce sicuramente dai pochi fondi, uomini e mezzi del settore Lavori pubblici del Comune, ma anche dalla mancanza di un assessore, visto l'addio di Alfredo Moroni e l'arrivo, rallentato da intoppi burocratici, del successore Maurizio Capri.

E così sui social network c’è chi attende impaziente il ritorno del Giro d’Italia e chi auspica dei lavori pubblici almeno in previsione dell’adunata degli alpini del prossimo maggio.

Per ora, gli aquilani, stanno provando a sconfiggere le difficoltà con ironia e così, da qualche tempo è stata ideata una nuova disciplina sportiva: ‘schiva la buca’.

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