L’AQUILA – “La nostra città, nonostante il trauma subito, resta bella, nel vero senso del termine. I miei amici che hanno perso i loro cari nel sisma mi hanno insegnato che un dramma così importante si può vivere in maniera altamente etica. Ora siamo pronti a ripartire, L’Aquila è pronta, gli aquilani sono pronti. Anche se sono passati solo tre anni e, forse, questa ferita non si è ancora rimarginata”.
Ennesima dimostrazione d’amore nei confronti dell’Aquila da parte del fotografo Roberto Grillo, che oggi, nel giorno del suo cinquantesimo compleanno, celebra la mostra ‘L(est)etica del dolore’ all’auditorium dell’Ance dell’Aquila.
Alla presentazione della mostra di Grillo ha preso parte l’ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta, autore della prefazione del libro cui la mostra è ispirata.
Proprio Letta è stato ‘braccato’ dai giornalisti al suo arrivo all’Ance.
“Sono stato tante volte qui all’Aquila dopo il 6 aprile del 2009 – ha dichiarato – rivedere le immagini del dolore e della bellezza di questa città è sempre una grande emozione. Nelle foto di Grillo, però, non si vedono soltanto devastazione e dolore, ma anche arte, storia, cultura, insomma, il futuro che questa città merita”.
Incalzato con la domanda sul ruolo del governo Monti nella ricostruzione, Letta ha preferito glissare con decisione: “Parlo solo delle foto”, ha detto mentre si faceva largo tra i giornalisti.
Le foto firmate da Grillo saranno esposte fino al 4 aprile al centro commerciale L’Aquilone.
Alla conferenza erano presenti, fra gli altri, il presidente dell’Ance Gianni Frattale, i rappresentanti della Regione, della Provincia, del Comune e Alessia Moretti, autrice della nota critica al libro che raccoglie tutte le opere della mostra, l’assessore alle Politiche sociali del comune dell’Aquila, Stefania Pezzopane, il presidente della Commissione consiliare permanente di garanzia e controllo del comune dell’Aquila Enzo Lombardi e il giornalista del quotidiano Il Centro Giustino Parisse, che ha perso due figli nel tragico sisma del 2009 e che fa parte degli amici che hanno aiutato Grillo a comprendere l’etica del terremoto, e il ‘maestro’ del fotografo, Marcello Mariani.
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