LA MADRE ANCORA GRAVE IN OSPEDALE, SI E' RESA CONTO DI QUANTO ACCADUTO

L’AQUILA: INVESTITA E UCCISA A 12 ANNI, UN ALTRO BIMBO MORI’ NELLO STESSO PUNTO

20 Ottobre 2014 09:12

L'Aquila - Cronaca

L’AQUILA – La città si è svegliata sotto shock dopo il terribile incidente che si è verificato ieri lungo la strada statale 17 nei pressi della frazione di San Gregorio.

La piccola vittima era Susanna Ciccarelli, di soli 12 anni, morta mentre attraversava  la strada, mano nella mano con sua madre Rosa Seritti, di 38 anni, in condizioni gravissime all'ospedale San Salvatore dell'Aquila.

Sono state travolte ieri pomeriggio intorno alle 16.20 da un’auto guidata da un uomo di 76 anni, R.P., geometra dell'Anas in pensione, poi trasportato in ospedale in stato di shock.

Quest’ultimo stamattina è stato formalmente denunciato in libertà dalla sezione di polizia Stradale perché ritenuto responsabile del reato di omicidio colposo. L’inchiesta giudiziaria è affidata al pubblico ministero David Mancini.

Secondo quanto si è appreso, l’investitore, assistito dal legale aquilano Antonio Valentini, ha trascorso l’intera giornata in casa ed è tuttora comprensibilmente sotto shock. Al momento si attende di esaminare il rapporto compilato dalla polizia Stradale e prendere in esame le singole responsabilità.

La donna non ha perso conoscenza dopo l'impatto, ma ha chiesto aiuto restando sdraiata a terra, e si sarebbe resa conto che sua figlia non ce l'ha fatta.





Mentre si indaga per capire l’esatta dinamica dell’incidente, si fa strada la rabbia per l’ennesima tragedia avvenuta su quel pericolosissimo tratto di strada, teatro di numerosi incidenti.

In molti ricordano che a metà degli anni 80 un altro bambino, ospite come Susanna delle suore della Casa Immacolata Concezione che hanno l’istituto a San Gregorio, morì in circostanze analoghe.

Il bambino aveva 5 anni ed era solo, e fu investito mentre attraversava la strada per andare al vicino distributore di benzina a comprare un gelato, come si disse allora.

La vittima di ieri, Susanna, era di Avezzano e trascorreva ogni fine settimana a casa dei nonni materni dove viveva anche sua madre. La domenica tutte e due tornavano all’Aquila, la bimba restava in istituto.

Susanna era la seconda di quattro figli. “La notizia ci sconvolge”, ha detto il sindaco di Avezzano Giuseppe Di Pangrazio.

Intanto non si placano le polemiche per la scelta dell’arbitro della partita San Gregorio-Ponte Vomano di non fermare il gioco nonostante l’incidente fosse avvenuto a pochi metri dal campo. Un atteggiamento “che ha dell’incredibile”, ha commentato il professor Antonello Passacantando, coordinatore di educazione fisica per l’Abruzzo che era presente all’incontro. Elisa Marulli

LA TESTIMONIANZA: “E' SPUNTATA CON LA MAMMA, NON VISTE”





“Stava andando in direzione Pescara quando sono spuntate le due figure. A me ha raccontato di non averle viste affatto anche se è comprensibilmente ancora in stato di shock”.

Così l'avvocato aquilano Antonio Valentini, amico e legale di fiducia di R.P., l'uomo di 76 anni originario dell'Aquila che ha investito e ucciso la bambina e sua madre.

L'avvocato è stato sul posto e racconta di aver notato che “l'impatto c'è stato sul lato sinistro dell'auto, sul lato guida, segno che davvero l'attraversamento c'è stato in modo repentino”.

Da quanto appreso da fonti della polizia Stradale, che si sta occupando dei rilievi, in base a quanto riferito da testimoni l'autobus da cui mamma e figlia erano scese, che andava in direzione Pescara, si era già allontanato.

Sulla scorta di quanto ricostruito, l'uomo, alla guida di una Toyota Yaris, ha centrato le due quando già quasi avevano sorpassato la linea di mezzeria che divide le due carreggiate della strada.

A ricordare la bimba, il professor Marco Valenti dell'Università dell'Aquila, direttore del centro dove la vittima era in cura. 

“Ciao Susanna, nel paradiso non esistono quelle che il mondo, incapace di vedere l'anima, definisce diversità. E non esistono più le sofferenze ed esclusioni che toccano in sorte con le beatitudini. A noi mancherà tantissimo, al centro, il tuo visino da angelo. Addio piccola!

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