L’AQUILA: IL TERZO PARADISO DI PISTOLETTO, ”RIFONDAZIONE DELLA CITTA”’ E A DICEMBRE MUSICA

di Eleonora Egizi

11 Aprile 2014 13:38

L'Aquila - Cultura

L’AQUILA – Un paradiso è nato anche all’Aquila: è il terzo paradiso di Michelangelo Pistoletto, artista e scultore.

Davanti all’auditorium di Renzo Piano ha dato vita a una grande performance collettiva, carica di valori simbolici, dopo aver parlato in una tavola rotonda del “terzo paradiso” inteso come rifondazione etica e materiale della città.

“Che cos’è il terzo paradiso? L’accoppiamento fertile tra il primo e il secondo paradiso, il primo è il paradiso terrestre, che precede il morso della mela. È il paradiso naturale dove tutto è regolato dall’intelligenza della natura.”, spiega.

“Il secondo è il paradiso artificiale, quello sviluppato dall’intelligenza umana attraverso un processo lentissimo che ha raggiunto nel corso degli ultimi due secoli una dimensione sempre più vasta ed esclusiva – prosegue – Questo paradiso è fatto di bisogni artificiali, di comodità artificiali, di piaceri artificiali e di ogni altra forma di artificio. Si è formato un vero e proprio mondo artificiale che continua a crescere consumando e deteriorando in modo sempre più drastico il pianeta naturale”.

Per Pistoletto, “il pericolo di una sempre più imminente tragica collisione fra queste due sfere è ormai annunciato in ogni modo. Ed è per evitare di proseguire verso questo catastrofico avvenimento che si deve concepire il progetto globale che chiamo terzo paradiso”.





Curatrice dell’importante evento, nella città devastata dal terremoto del 2009, l’aquilana Antonella Muzi, storica dell’arte del dipartimento educazione del Maxxi (Museo delle arti del XXI secolo) di Roma, docente del corso di Didattica del Museo e del Territorio alla Sapienza.

Che annuncia anche un importante evento per il prossimo dicembre, con l’esecuzione della Sinfonia del terzo paradiso pensata dal maestro Carlo Crivelli in collaborazione con l’artista.

Come è nata l’idea del “terzo paradiso”?

Il progetto ha iniziato a prendere forma quando abbiamo realizzato, nel 2011 al Maxxi, una grande mostra monografica dedicata a Pistoletto, in collaborazione con il Philadelphia Museum of Art. In quell’occasione ho potuto approfondire le sue tematiche che mi sono sembrate subito particolarmente rilevanti per il territorio aquilano e per la nostra comunità. Abbiamo poi iniziato a lavorare fattivamente al progetto aquilano nel novembre dello scorso anno.

Quali sono stati gli attori che hanno reso possibile la presenza all’Aquila di Pistoletto?

Alla giornata del 10 aprile hanno lavorato in tanti: anzitutto Michelangelo, con generosità ed entusiasmo, poi la rivista Mu6 con la sua ideatrice e “anima” Germana Galli, ormai arrivata al 31° numero, che dal 2009 realizza l’evento Re_Place, la città si illumina di “nuovo”, un’occasione per portare in città l’arte contemporanea e creare un legame tra i suoi messaggi e il vissuto di ciascuno. Mu6 ha dedicato l’ultimo numero a Pistoletto, che ci ha donato anche un poster d’artista: nelle due pagine centrali della rivista, su uno scatto di Claudio Di Francesco che ritrae i portici dell’Aquila, è intervenuto disegnando un simbolo del Terzo Paradiso che si staglia nell’azzurro del cielo portato da una gru, elemento così pervasivo dello skyline del nostro territorio.





È stato Michelangelo a scegliere come elemento al centro del poster i portici, per il loro carattere concreto di pilasti e sostegno e per il loro essere luogo simbolo dell’incontro e dello scambio tra le persone. Si tratta di un’immagine che rappresenta il processo di ricostruzione materiale e immateriale della nostra città. Il Comune e l’Università hanno aderito con entusiasmo e desiderano essere gli interlocutori di Pistoletto anche in vista di progetti futuri che vedranno l’artista biellese impegnato in città anche con la sua fabbrica di idee Cittadellarte. C’è stato poi l’impegno di Franco Mancinelli della compagnia di comunicazione ad-venture, di Francesco Saverio Teruzzi, storico collaboratore di Pistoletto, e di tanti, docenti, artisti e cittadini comuni, che hanno aderito al progetto.

Qual è il simbolo del paradiso e che cosa può significare per L’Aquila in futuro?

Il terzo paradiso è il simbolo dell’infinito con l’aggiunta di un terzo cerchio. Il terzo paradiso è l’unione tra natura e cultura per la rinascita, per la rifondazione di una generazione nuova. Ognuno è protagonista della rinascita della società. Un messaggio di questo tipo è particolarmente calzante nel frangente che vive la città, il suo territorio e la comunità aquilana tutta. Ma il progetto del terzo paradiso non si è esaurito giovedì scorso: ognuno può realizzare il proprio terzo paradiso aderendo così, simbolicamente, al messaggio di rinascita e di impegno etico www.terzoparadiso.org.

Quale grande evento state preparando per il prossimo 21 dicembre?

Pistoletto ha lavorato con il maestro Carlo Crivelli che ha composto per lui la Sinfonia Specchiante sui suoi celeberrimi “specchi”. L’idea è di organizzare, per la III Giornata Mondiale della Rinascita, 21 dicembre 2014, all’Aquila un grande concerto in cui alcune orchestre dislocate in vari Paesi europei eseguano insieme la Sinfonia del Terzo Paradiso. Si tratta di un progetto molto ambizioso, che tiene conto anche della straordinaria tradizione musicale aquilana e che ci auguriamo di poter portare a termine.

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