L’AQUILA: IDV, ARRIVO TERZO UOMO E LE PRIORITA’ DI FINE LEGISLATURA

di Filippo Tronca

29 Luglio 2015 16:50

L'Aquila - Politica

L'AQUILA – Sede unica comunale a Villa Gioia, gestione sostenibile del progetto C.a.s.e., chiarezza sull'affidamento dell'aeroporto dei Parchi alla Xpress, questione morale sempre al centro.

Questi i quattro cavalli di battaglia su cui punta l’Italia dei Valori al Comune dell’Aquila, all'indomani dell'ingresso nel gruppo del consigliere Adriano Durante, proveniente dai Cattolici democratici e presidente della terza commissione, che affiancherà l’assessore al Bilancio Lelio De Santis e il consigliere e capogruppo Giuliano Di Nicola. 

Un rafforzamento che ora l'Idv ha tutta l'intenzione di far valere nella coalizione che sostiene il sindaco, Massimo Cialente, in vista delle elezioni del 2017. 

Nell’intervista a tre di Abruzzoweb Durante, decano del Consiglio con quattro legislature alle spalle – due con il centrodestra di Biagio Tempesta e due con il centrosinistra di Cialente – spiega di “essere sempre stato un cattolico centrista impegnato nel sociale, che si è trovato bene anche nel centrodestra” e che ora si considera saldamente nel centrosinistra trovando “grande condivisione di programmi e sintonia umana proprio nell’Italia dei valori, anche perché le liste civiche come quella dei Cattolici democratici, sono fini a se stesse”.

Soddisfatto De Santis che sottolinea come “l'Italia deI Valori, che è già una forza importante e rispettata, ora si rafforza in Consiglio e Giunta, ed è questo un segnale politicamente rilevante, che noi vogliamo usare per affermare le nostre idee e i punti programmatici che ci stanno più a cuore”. Come a dire: gli alleati, a cominciare dal Partito democratico, sono avvertiti.





Durante rivendica i risultati ottenuti come presidente della terza commissione, in primis la creazione o la riapertura nel post-terremoto di molti centri sociali per anziani, diventati punti di ritrovo anche per i giovani, molti dei quali attrezzati anche di arredi e servizi che prima non avevano. Annuncia che assieme a Di Nicola provvederà a monitorare i tanti progetti al palo che non diventano cantiere, anche dal 2001, e in tema di ricostruzione post-sismica, definendosi un “frazionista” (risiede infatti nella frazione del capoluogo San Giacomo ed è originario di Arischia) osserva che “il centro storico e le periferie sono partite bene, nelle frazioni invece è quasi tutto ancora da fare, bisogna pertanto agire presto, perché c'è il rischio di spopolamento”.

Di Nicola, entrando nel merito dei punti programmatici, ribadisce che “per quanto riguarda la sede unica del Comune non abbiamo cambiato opinione. Si era detto nel programma elettorale di Cialente che la localizzazione ottimale doveva essere quella dell'autoparco, vicino alla stazione ferroviaria. Però ora le relazioni gelogiche ci dicono che lì c'è un problema con una faglia acquifera sottostante, e allora proponiamo come localizzazione alternativa proprio Villa Gioia, dove nel dopo terremoto è stata già localizzata la sede del Comune. E questo perchè ci sono molte aree di risulta e terreni già in possesso dell'amministrazione comunale. Con i 35 milioni previsti per l'intervento si può realizzare un complesso fuzionale e all'avanguardia”.

C'è poi il nodo aeroporto. “Non vogliamo esprimere giudizi anzitempo – spiega Di Nicola – pretendiamo solo che alla scadenza della convezione con la Xpress, si effettui una puntuale e rigorosa analisi, valutando quello che è stato rispettato e cosa no, per poi prendere una conseguente decisione”. 

De Santis a sua volta individua come priorità dell'azione amministrativa la gestione dei quartieri post-sismici del progetto C.a.s.e., che gravano tutti sulle casse non certo opulente del Comune dell'Aquila.

“I cittadini – spiega De Santis – hanno ragione a chiedere un'efficente manutenzione e servizi all'altezza e il Comune deve trovare il modo per rendere questo onere sostenibile economicamente. Ed anche per questo deve pretendere che vengano pagati i canoni di compatecipazione e le utenze, semplicemente perché altrimenti la gestione non sarebbe economicamente sostenibile, l'indebitamento sarebbe inevitabile, e poi non è giusto che a pagare al posto dei morosi siano i cittadini che le bollette di casa loro le pagano regolarmente”.





De Santis rivendica poi “i 30 milioni stanziati nel bilancio di previsione comunale per la viabilità, l'arredo urbano, per i cimiteri e le scuole, a cui si aggiungono importi significativi per la cultura e il sociale, voci che altrove vengono invece tagliate”.

Infine la questione morale, tema tornato d'attualità nei giorni in cui la città è colpita dalla nuova inchiesta sugli appalti e presunte mazzette nelle opere di puntellamento post-sismico.

“L'onestà e la trasparenza – spiega De Santis – devono essere l'alfa e l'omega della nostra azione politica. L'Italia dei valori è nata per questo e non accetto in materia lezioni dal Movimto 5 Stelle, che sulla questione morale non fa altro che scimmiottare”. 

 

 

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