L’AQUILA – È nata da un paio di settimane la pagina Facebook “L’Aquila fa schifo”, che riprende il filone delle pagine come “Roma fa schifo”, spuntate ultimamente sulla più famosa rete sociale per portare all’attenzione del maggior numero possibile di lettori le cattive condizioni della città terremotata.
“Segnala il degrado! Facciamo rinascere la nostra bellissima città!”, si legge sulla pagina online, in attesa che magari venga creato anche un sito Internet, come il cliccatissimo www.romafaschifo.com, diventato ormai un punto di riferimento per i cittadini che segnalano, con tanto di foto, situazioni di degrado urbano.
Sarcastica la replica del sindaco, Massimo Cialente, al quale la novità non piace molto.
“Farò io un altro sito, www.quellicherendonoschifosalaquila.com, e mi divertirò a vedere come si comportano tutti questi che segnalano – sbotta – Qui tutti pretendono tutto, ma non fanno neanche la metà del loro dovere. Chi denuncia tiene pulite le strade? Parcheggia bene? Denuncia gli imbrattatori? Si sforza per un minimo di decoro della città? Lo vedremo».
I fan, comunque, stanno aumentando giorno dopo giorno, così come le foto che denunciano brutture in giro per la città.
Gettonatissime le discariche abusive, che ormai non si contano più, con annessi strali verso la società comunale che si occupa della gestione dei rifiuti, l’Asm.
Ma non mancano esche per topi abbandonate, erba mal tagliata, contenitori per vestiti usati ritenuti sospetti e così via.
E il dissenso è andato a finire anche sull’altro social più famoso, Twitter, con un hashtag, #laquilafaschifo, e un identico profilo, @laquilafaschifo, che, però, sembrano entrambi abbandonati dal 2013 e solo di recente riaggiornati. Alberto Orsini
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