L’AQUILA: DOPO PROTESTA BANKITALIA CIONI INCONTRA LEGNINI E ALECCI

17 Gennaio 2014 17:55

L'Aquila - Economia

L’AQUILA – Dopo la clamorosa protesta del direttore aquilano e regionale di Confcommercio Celso Cioni, che si è barricato dentro la Banca d’Italia per protestare sulla grave situazione delle imprese aquilane del centro storico terremotato, i vertici dell’associazione di categoria hanno incontrato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giovanni Legnini e il prefetto dell’Aquila Francesco Alecci.

I rappresentanti di Confcommercio sono stati informati da quest’ultimo che già nei giorni scorsi era stata inoltrata una dettagliata informativa alla segreteria generale della presidenza del Consiglio, del ministero degli Interni e del ministero dell’Economia per riferire delle istanze avanzate da Confcommercio dopo la protesta di Cioni.

Proprio lui, assieme al presidente Roberto Donatelli, ha presentato anche una lettera, che questo giornale pubblica integralmente, e consegnato ad Alecci la documentazione richiesta dall’allora ministro Fabrizio Barca.

Successivamente Cioni ha consegnato a Legnini le proposte operative messe a punto dall’organizzazione per affrontare la drammatica situazione che investe migliaia di piccole  micro imprese dei settori del commercio, del turismo e dei servizi.

Apprezzando lo sforzo propositivo dell’associazione, il sottosegretario di palazzo Chigi si è impegnato a recepire i contenuti del dossier, sottolineando che, riguardo alla dotazione finanziaria del fondo di rotazione destinato a favorire l’accesso al credito per le imprese proposto da Confcommercio si potrebbe far riferimento, almeno in parte, alle risorse relative al rilancio delle attività produttive (100 milioni di euro) oggetto di numerose polemiche riguardanti il blocco di tali fondi che sembrerebbe positivamente superato.

Confcommercio, pertanto, esprime “soddisfazione per entrambi gli incontri svoltisi nella mattinata” e si augura che “possa dichiararsi aperta una fase nuova e diversa per l’economia e l’occupazione del territorio del ‘cratere’ e dell’intera Provincia”.





LA LETTERA COMPLETA

Facciamo seguito e riferimento all’incontro intercorso nei giorni scorsi per il quale La ringraziamo ancora per la sensibilità e disponibilità dimostrataci, per rappresentare come d’intesa, da una parte le gravi problematiche che riguardano larghissima parte del sistema produttivo e in particolare di quello delle piccole e micro imprese del commercio, del turismo e dei servizi e dall’altra per avanzare come già fatto in passato proposte per contribuire almeno in parte, all’individuazione di possibili soluzioni di dette problematiche.

Premettiamo che in diverse occasioni d’incontri operativi svoltisi in prefettura abbiamo prodotto note propositive anche nell’immediata fase post-sisma e, successivamente, ulteriori documenti inviati e richiestici dal ministro Fabrizio Barca di cui alleghiamo copia.

In tali documenti venivano allora riportate molte delle problematiche che mantengono l’attualità ancora oggi, a distanza di anni, in un contesto economico e sociale particolarmente provato che, peraltro, negli ultimi dodici mesi, ha visto aggravarsi ulteriormente lo scenario di riferimento a causa della crisi economica.

Ciò premesso riteniamo che tra le questioni rilevanti alla data odierna, l’esigenza più stringente è l’accesso e il merito creditizio.

Quello che sottoponiamo alla Sua sensibile attenzione e la riflessione di fondo che vogliamo stimolare in tal senso prende spunto da una domanda: in una città che ospita nel centro storico desertificato ancora la presenza di presìdi militari, e quindi in un quadro “straordinario”, l’economia può ripartire con regole creditizie pensate e scritte per realtà “normali”?

A questa domanda noi ci siamo risposti no.

Proprio per questo e per entrare nel vivo della problematica di seguito riportiamo riflessioni e proposte nell’intento di affrontare e possibilmente risolvere una così complessa situazione.





Sul fronte dell’accesso al credito, la nostra base associativa segnala serie difficoltà nei rapporti intercorrenti con gli istituti di credito sia per esposizioni esistenti prima del sisma che per ulteriori difficoltà che incontrano dopo l’evento calamitoso che certamente ha ulteriormente indebolito economicamente e finanziariamente l’intero sistema delle piccole e medie imprese dei settori che rappresentiamo.

Per quanto attiene la riforma dei Confidi intrapresa dalla Regione sin dal suo avviarsi, abbiamo espresso inascoltati la nostra decisa contrarietà e nonostante l’orientamento a favore delle nostre tesi espresso dalla competente autorità garante nazionale e nel contempo avendo vinto il ricorso presentato a suo tempo al Tar Abruzzo, la Regione (L.R. 37/2010) Abruzzo, utilizzando percorsi amministrativi discutibili (nei confronti dei quali abbiamo nuovamente opposto ricorso al Tar) ha ostinatamente proseguito su un provvedimento che, a nostro parere, non tutela anzi esclude il pluralismo distributivo in tale settore così strategico per l’economia regionale e il suo rilancio.

Sul fronte delle regole del merito creditizio, a nostro parere, servono interventi di natura straordinaria per l’intero territorio provinciale e per l’area del cratere che, evidentemente, ha peculiarità tutte drammatiche proprie che richiedono normative di natura eccezionale, considerata la situazione che vede sempre più aziende non avere requisiti di “bancabilità” persa dalle medesime, nella stragrande maggioranza dei casi, per cause di forza maggiore legate direttamente o indirettamente agli effetti del sisma.

Sul fronte della predisposizione di ulteriori agevolazioni da aggiungersi a quelle che i Confidi possono assicurare sull’abbattimento dei tassi d’interesse, nonché sull’individuazione di nuovi strumenti che potrebbero mettersi in campo anche attraverso fondi di rotazione o altre forme innovative da realizzare in collaborazione con istituti di credito, fondazioni bancarie, enti camerali, ravvisiamo l’opportunità di istituire nel nostro ambito un gruppo di lavoro composto da esperti che analizzi a fondo il fenomeno, al fine di individuare ogni supporto utile al riguardo.

A tale gruppo di lavoro riteniamo potrebbe partecipare una Vostra rappresentanza proprio nell’intento di mantenere un monitoraggio costante ed un aggiornamento continuativo.

Infine, riteniamo utile un incontro da Voi promosso con i ministri competenti e la Regione Abruzzo unitamente alle rappresentanze del mondo bancario, al fine di rappresentare direttamente le nostre motivate istanze a nostro avviso, indispensabili per favorire il rilancio produttivo ed occupazionale nell’area del cratere e della provincia territorio che ha risentito per intero dei danni materiali, sociali ed economici del sisma del 2009.

Commenti da Facebook

RIPRODUZIONE RISERVATA
Download in PDF©


    Ti potrebbe interessare:

    ARTICOLI PIÙ VISTI:


    Abruzzo Web