L'AQUILA – “La verità è che il Comune è al dissesto e il governo non mette soldi perché il Comune non ha presentato il bilancio consuntivo e non gli ha presentato i conti esatti delle maggiori uscite”.
Mentre in Commissione Bilancio arrivava l'aumento della Tari del 20 per cento, che approderà domani in Aula in un clima molto teso in cui il Comune cerca di far quadrare i conti, in attesa che il governo, come accade ogni anno dal 6 aprile 2009, trasferisca le risorse necessarie (18 milioni di euro, secondo le più recenti stime) a colmare il buco di bilancio prodotto dalle minori entrate e maggiori spese dovute proprio al terremoto, il consigliere di L'Aquila Città Aperta Giorgio De Matteis con gli altri esponenti di opposizione ha lanciato bordate contro la maggioranza.
“ll Comune è in dissesto ed era ampiamente previsto – dice De Matteis – il Comune ha fornito dati non attendibili al ministero ed è ovvio che loro non hanno dato un euro. Poco conta lo strombazzare della sedicente senatrice Stefania Pezzopane. I fondi annunciati non sono stati messi nella legge di Stabilità né in Milleproroghe. I fatti sono questi. Massimo Cialente ora non può dare colpa ai dirigenti del Comune”.
“Ora a pagare questa incapacità è la città con l'aumento della Tari del 20 per cento. E i cittadini pagano anche clamorosi errori come la presa in carico del progetto C.a.s.e. e la transazione con banca Sistema. Arrivati a questo punto meglio staccare la spina”, ha concluso. Filippo Tronca
Download in PDF©
