L’AQUILA: CIANCARELLA BATTE MILANO A VENDERE I CATERPILLAR, ”ORA AMPLIAMENTO E ASSUNZIONI”

24 Febbraio 2016 08:05

L'Aquila - Gallerie Fotografiche

L’AQUILA – Un’azienda aquilana batte Milano come numero di vendite di Caterpillar e altri mezzi pesanti e rilancia raddoppiando i propri spazi produttivi nel capoluogo abruzzese e mettendo nel mirino l’apertura di una succursale sulla costa.

Ammonta a 500 mila euro l'investimento previsto nell'operazione, con i lavori cominciati lo scorso ottobre e che dovrebbero concludersi entro maggio, affidati all'impresa pure del capoluogo Vibrocementi.

Guarda con ottimismo e fiducia al futuro l’imprenditore aquilano Luciano Ciancarella, titolare dell’omonimo gruppo, composto da una società che si chiama come lui e dalla General Tractor.

I piani d’espansione, incrociando le dita che i segnali di ripresa si trasformino in realtà, porteranno anche a un aumento occupazionale, annuncia nell’intervista ad AbruzzoWeb.

Come è nata la volontà di questo ampliamento? Quali prospettive di sviluppo ci sono e quali investimenti possibili?

La volontà dell’ampliamento dello stabilimento è nata dal successo ottenuto negli ultimi anni sui vari fronti del lavoro in cui tutti i giorni ci confrontiamo: la vendita dei mezzi che rappresentiamo, Caterpillar per le macchine movimento terra, Hyster per i carrelli elevatori, Pramac per i generatori di corrente, Turbosol per le macchine edili cementizie eccetera, dove siamo riusciti anche quest’anno a essere tra le prime tre organizzazioni italiane. Tanto per far capire, Milano è dietro L’Aquila.





In quali numeri si concretizzerà l’ampliamento?

Consiste in 3.500 metri quadrati in più di superficie scoperti e circa 900 metri quadrati coperti, dove verranno spostati i reparti di manutenzione e riparazione macchine. Naturalmente, tra le nostre due aziende di famiglia, Ciancarella Luciano e la General Tractor Italia Srl, il personale che oggi conta già 23 unità sarà ulteriormente ampliato almeno di 4-5 unità nel prossimo periodo. L’obbiettivo futuro sarà quello di arrivare a essere ancora tra le prime organizzazioni nel nostro settore in Italia.

Come pensa di sviluppare l’attività negli anni a venire alla luce di ciò?

Il primo sviluppo dopo questo ampliamento sull’Aquila sarà di ampliarci sulla nostra costa abruzzese visto che, comunque, i lavori stanno riprendendo un po’ dappertutto e nel nostre settore potrà esserci un nuovo boom.

In base ai numeri, il settore dell’edilizia nell’Aquilano è paradossalmente in crisi nonostante la ricostruzione.

Tutto nasce dall’arrivo di diverse grandi imprese da fuori regione che, con strutture organizzate, hanno preso molti lavori, forse anche troppi per le loro capacità, mentre le aziende locali, che hanno lavorato molto su piccoli lavori delle famose abitazioni classificate “A” e “B”, non hanno curato la fetta più importante, le “E” e gli aggregati significativi della città. Comunque sto notando negli ultimi tempi che molte imprese locali hanno ripreso a lavorare sopratutto nei paesi fuori L’Aquila e questo è un ottimo segnale!





Come vede il 2016 delle attività aquilane non solo nel suo settore? Peseranno i 300 milioni per lo sviluppo?

Se i famosi 300 milioni arriveranno e la ricostruzione proseguirà con la marcia spedita di adesso, il 2016 sarà sicuramente positivo. Occorre ricordare che tanti giovani dai 24 ai 35 anni stanno andandosene, quindi occorre arginare questa diaspora, perché rischieremo di avere una città rifatta bella, soldi per gli investimenti, ma non avremmo più giovani da sistemare.

Anni fa lamentava le lungaggini della ricostruzione pesante, oggi la situazione le sembra migliore? Il sindaco, Massimo Cialente, annuncia commissariamenti dei ritardatari…

Assolutamente sì, i lavori vanno, c’è qualche intoppo burocratico, ma l’amministrazione comunale e il sindaco stanno lavorando bene. Va riconsciuto anche che si sta fronteggiando una situazione gigantesca come il terremoto, cui nessuno era preparato, dal sindaco all’ultimo cittadino. Non sarebbe stato facile per nessuno agire dopo il 6 aprile 2009. Sul commissariamento sono d’accordissimo, troppe beghe tra inquilini e amministratori, gente che da una stalla vuole una villa e non va bene…

Il fervore per la realizzazione di nuovi ponti e strade che sensazioni genera in chi comunque ha a che fare con i mezzi pesanti? È fiducioso?

La nostra città deve fare un salto in avanti, deve creare infrastrutture, deve avere collegamenti nel suo interno migliori e verso l’esterno sicuramente più efficienti e sicuri. Siamo fermi agli anni Settanta, basta vedere la superstrada per Pescara che, con rotatorie continue e lasciata a metà come adesso, è più lenta di quella di prima! Alberto Orsini

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