L’AQUILA – “L’ex distretto militare Caserma De Amicis si compone di due corpi: l’antico monastero dei frati francescani, e quel corpo, realizzato davanti, ai primi del Novecento. Solo in questi giorni sono riuscito, pressoché definitivamente, a raggiungere un accordo per cui il convento passi al Comune dell’Aquila, che lo utilizzerà come grande spazio culturale e museale”.
Lo annuncia sulla rete sociale di Facebook il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, confermando la notizia dell’ipotesi di un abbattimento della parte moderna dell’ex Comando regionale dell’esercito in via Panfilo Tedeschi, creando un giardino all’italiana nell’ambito dei lavori previsti per 15 milioni di euro al convento adiacente alla Basilica già ricostruita.
Cialente precisa come la discussione sia “se abbattere o meno la superfetazione che fu realizzata per il corpo di guardia, riportando l’area all’iniziale assetto complessivo: ospedale San Salvatore (successivamente scuola De Amicis, ndr), Basilica e Convento”.
“Perché riteniamo strategica l’acquisizione del convento che riuscii, con la mobilitazione di alcuni aquilani, a salvare dalla svendita quando ero deputato? – spiega Cialente – Perché stiamo lavorando, e siamo già avanti, per acquisire l’area dove attualmente sorgono le case Ater ed espropriare l’officina garage nell’area di Porta Leone”.
“Ciò permetterà di realizzare una grande area verde che, oltre a riportare a splendore quel tratto di mura, creerà, a 300 metri dai 4 Cantoni, un grande Belvedere, dal quale si potrà godere la vista del Gran Sasso, Maiella, Sirente e valle dell’Aterno Est”, ipotizza.
Quanto alla De Amicis, che qualche cittadino aveva consigliato di abbattare, il primo cittadino fa presente che “è un antichissimo edificio della nostra città, sede dell’ospedale, uno dei primi, fondato da un grande santo e intellettuale del suo tempo che si chiama San Giovanni da Capestrano. Edificio pressoché coevo con la Basilica di San Bernardino”. (alb.or.)
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