L’AQUILA CHE GUARDA AL FUTURO NEI 12 MESI DEL CALENDIARIO, RINASCITA E VITALITA’ DELLA CITTA’

di Eleonora Marchini

23 Aprile 2016 11:27

L'Aquila - Cultura

L’AQUILA – C’è il racconto della vitalità degli aquilani nei dodici mesi del Calen-Diario della rinascita, presentato ieri al Palazzetto dei Nobili all’Aquila.

La tenacia di quei cittadini che, come la storia da secoli racconta, hanno sempre ricostruito la città dopo ogni catastrofe: 750 anni fa dopo la distruzione ad opera di Manfredi di Svevia, dopo ogni disastroso terremoto, nel 1349, nel 1461, nel 1703 e infine, oggi, sono parte fondamentale della ricostruzione post-sisma del 2009.





Il progetto, pensato e voluto dalla One Group Edizioni in collaborazione con la Tipografia Brandolini di Sambuceto e il fotografo Raniero Pizzi è in tiratura limitata perché autoprodotto e frutto del lavoro di tutti quelli che hanno preso parte alla sua realizzazione.

Il Calen-Diario, che fissa il suo capodanno proprio al 6 aprile, in sette anni ha raccontato il divenire del capoluogo dalla fatidica notte del disastro del sisma ad oggi, attraverso testimonianze fatte di immagini e notizie in pillole che hanno rappresentato e rappresentano il guardare al futuro della città ma soprattutto della gente. 

L’immagine simbolo del calendario è quella del mese di settembre che raffigura la scalinata della Basilica di San Bernardino, gremita di persone in occasione della giornata del Jazz: lo scatto di una città viva che guarda al futuro, “piena di voglia di fare ed andare avanti, perché il bello è tutto nel divenire” afferma Francesca Pompa titolare della One Group. 





Alla presentazione hanno preso parte, oltre agli ideatori del progetto, Michelangelo Tagliaferri, sociologo, Stefano Cianciotta, docente della Dipartimento di Scienze della Comunicazione all’Università di Teramo, e Angelo De Nicola, giornalista e scrittore, come coordinatore del dibattito. 

L’intervento di Tagliaferri, fondatore della Scuola di Comunicazione di Milano, ha sottolineato “l’importanza di fare tesoro delle esperienze vissute per costruire un futuro e una città migliori. Gli aquilani devono decidere collettivamente che cosa del loro passato vogliono prendere con sé e questo passato deve essere usato per costruire un presente e un futuro che chiamano all’azione”. 

Il progetto del Calen-Diario va avanti e guarda già alla prossima edizione 2017.

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