L’AQUILA: CARTELLE DI EQUITALIA A FERRAGOSTO, MONTA LA PROTESTA

26 Agosto 2013 17:10

L'Aquila - Economia

L’AQUILA – Cartelle di Equitalia alle aziende aquilane a cavallo di Ferragosto con l’intimazione a pagare entro cinque giorni: scatta la protesta ufficiale di Confindustria.

Come annunciato nei giorni scorsi da AbruzzoWeb, il vice presidente dell’associazione di categoria della provincia dell’Aquila, Guido Cantalini, ha scritto una nota al vetriolo alla società di riscossione in cui segnala “l’assoluta inopportunità dell’iniziativa perché un sollecito fatto a ridosso o, peggio, nel corso della chiusura festiva, non permette alle aziende di adempiere al pagamento, né di avviare richiesta di rateizzazione e nemmeno di impugnare il provvedimento”.

L’invito è a “recedere da queste e altre iniziative simili cercando, in accordo con le aziende, tutte le soluzioni per consentire di saldare i debiti tributari nel modo più agevole possibile”.





LA LETTERA DI CONFINDUSTRIA A EQUITALIA

Riceviamo da alcuni nostri Associati segnalazioni di lamentela nei Vostri confronti perché sono stati notificati, a partire dai giorni precedenti il Ferragosto, alcuni solleciti di cartelle con intimazione a pagare entro cinque giorni e minaccia di provvedimenti esecutivi,
nel caso non si fosse saldato il dovuto.

Oltre a riportarVi tali lamentele, Vi segnaliamo la assoluta inopportunità di questa vostra iniziativa, perché un sollecito fatto a ridosso o, peggio, nel corso della chiusura aziendale, non permette alle aziende di adempiere al pagamento, né di avviare richiesta di rateizzazione e nemmeno di impugnare il provvedimento; inoltre, è stato appena pubblicato in G.U. il cosiddetto D.L. del Fare che consente maggiori possibilità di dilazione e di rinvio nel pagamento dei debiti; molte aziende vorrebbero trarre vantaggio dalle nuove norme, ma questa notifica sembrerebbe impedire queste opportunità.





Vi ricordiamo altresì che la continuità delle aziende è garanzia per l’economia stessa del territorio mentre la pendenza di una irregolarità contributiva/fiscale impedisce alle stesse di incassare ed ottenere altri lavori. In un territorio già provato dai tragici eventi del sisma del 6 Aprile 2009 e nel pieno di una grave crisi economica di cui non si vede ancora una via d’uscita, sarebbe opportuno trovare tutte le strade consentite per permettere alle aziende di saldare i debiti e mettersi in regola con il fisco.

Vi invitiamo, pertanto, a recedere da queste ed altre iniziative simili cercando, in accordo con le aziende, tutte le soluzioni per consentire di saldare i debiti tributari nel modo più agevole possibile.

Ci rendiamo disponibili ad un eventuale confronto su tale problematica.

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